Il governo degli Stati Uniti sta sviluppando un innovativo sistema di allerta globale per rilevare eventuali tentativi di geoingegneria solare. Questo sistema, basato sull’uso di palloni atmosferici e tecnologie avanzate, ha lo scopo di individuare modifiche artificiali nel livello di aerosol nella stratosfera. Tali modifiche potrebbero essere attuate da nazioni, enti privati o individui con l’intento di ridurre la quantità di radiazione solare che raggiunge la Terra, con potenziali effetti climatici globali.
La geoingegneria solare: una possibilità controversa
Con il crescente riscaldamento globale, l’idea di manipolare intenzionalmente il clima attraverso la geoingegneria solare sta acquisendo attenzione. Questa tecnica, che prevede l’iniezione di aerosol riflettenti nella stratosfera per ridurre la temperatura terrestre, è studiata da governi, università e organizzazioni private. Tuttavia, tale pratica comporta rischi elevati, come la perturbazione di sistemi meteorologici regionali e danni a ecosistemi e agricoltura.
I critici sottolineano che il primo tentativo di geoingegneria potrebbe avvenire in segreto, aumentando il bisogno di un sistema di sorveglianza. Per questo, gli Stati Uniti, con il supporto della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) e di altre agenzie, stanno sviluppando un sistema di monitoraggio avanzato.
La rete di palloni atmosferici
Nel cuore del progetto ci sono i palloni atmosferici lanciati dalla NOAA da diverse località, tra cui Boulder in Colorado, l’Alaska, le Hawaii, la Nuova Zelanda, l’Antartide e l’isola di Réunion. Questi palloni, dotati di sofisticati strumenti del peso di circa tre chilogrammi, salgono fino a 27 chilometri di altitudine e raccolgono dati sui livelli di aerosol. Gli strumenti a bordo misurano le particelle sospese nell’aria e inviano i dati a terra tramite onde radio.
Ogni pallone è progettato per completare un ciclo di volo di circa tre ore, durante il quale raccoglie informazioni critiche. Questi dati sono poi utilizzati per creare un profilo di riferimento dei livelli normali di aerosol, permettendo di identificare eventuali anomalie.
Collaborazione globale e tecnologie avanzate
La NOAA ha stabilito collaborazioni internazionali per estendere la portata del suo sistema di monitoraggio. Ad esempio, ha avviato partenariati con ricercatori di Suriname, un paese confinante con il Brasile, e prevede di espandersi a Palau nel Pacifico occidentale. Questo approccio collaborativo permette di ottenere una copertura globale, condividendo i dati raccolti per una comprensione più approfondita del fenomeno.
Per integrare le osservazioni dei palloni, la NOAA utilizza dispositivi estremamente sensibili per rilevare tracce di anidride solforosa, uno dei composti chimici più frequentemente associati alla geoingegneria solare. Questi strumenti, montabili su aerei capaci di raggiungere la stratosfera, come il WB-57 della NASA, consentono analisi dettagliate delle emissioni sospette.
Algoritmi per la localizzazione delle emissioni
Un altro tassello cruciale è rappresentato dagli algoritmi sviluppati dai laboratori Sandia a Albuquerque, in New Mexico. Questi strumenti computazionali possono analizzare un picco di aerosol e risalire al punto e al momento del rilascio. Testati utilizzando dati reali, come quelli derivanti dall’eruzione del Monte Pinatubo nelle Filippine nel 1991, questi algoritmi permettono di simulare le conseguenze di una potenziale iniezione di aerosol, prevedendo impatti su temperatura, precipitazioni e umidità del suolo.
Un sistema in fase iniziale, ma all’avanguardia
Nonostante il sistema sia ancora agli inizi, gli Stati Uniti stanno costruendo una rete senza precedenti per monitorare le attività di geoingegneria solare. Questo progetto rappresenta uno sforzo congiunto tra enti federali e istituzioni scientifiche, con il fine di garantire che eventuali manipolazioni climatiche non avvengano senza supervisione.
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