Il cambiamento climatico è uno degli argomenti più dibattuti e studiati dell’epoca contemporanea. La crescente preoccupazione per l’innalzamento delle temperature globali ha spinto scienziati di tutto il mondo a investigare le cause e le conseguenze di questo fenomeno. Le teorie variano, e mentre alcune sostengono che l’attività umana sia il principale responsabile, altre attribuiscono una parte significativa delle variazioni di temperatura a cause naturali. Questo articolo esplora le diverse prospettive sul tema, analizzando i dati scientifici più recenti.
Una nuova ricerca ha rilevato che la velocità con cui la Terra si sta riscaldando, a causa delle emissioni di gas serra di origine antropica, è senza precedenti rispetto a qualsiasi periodo storico osservato. Gli scienziati dell’Università del Maryland hanno ricostruito le temperature terrestri e hanno scoperto che le variazioni di temperatura causate da aerosol vulcanici, gas serra e fluttuazioni casuali sono rappresentate con accuratezza.
Utilizzando modelli climatici avanzati, i ricercatori sono riusciti a determinare i contributi di diverse influenze sulle temperature globali. Queste includono cause naturali come le fluttuazioni del riscaldamento solare e l’effetto di raffreddamento causato dalle particelle aerotrasportate dalle eruzioni vulcaniche, oltre alle influenze umane come le emissioni di gas serra. Prima del 1850, le eruzioni vulcaniche erano responsabili delle variazioni di temperatura, ma in seguito i gas serra sono diventati l’influenza dominante sul cambiamento climatico.
I risultati dello studio suggeriscono che i modelli climatici attuali rappresentano correttamente i contributi delle varie influenze sul clima globale e sono in grado di prevedere con accuratezza il riscaldamento globale futuro. Questo conferma l’importanza di continuare a monitorare e ridurre le emissioni di gas serra per mitigare gli effetti del riscaldamento globale.
Parallelamente, le temperature degli oceani hanno raggiunto un livello record nel 2019, e ora nel 2024, dimostrando un riscaldamento del pianeta “inconfutabile e accelerato”. Gli oceani del mondo assorbono oltre il 90% del calore intrappolato dai gas serra emessi dalla combustione di combustibili fossili, dalla distruzione delle foreste e da altre attività umane. Negli ultimi cinque anni, le temperature oceaniche sono state le più alte mai registrate, e anche gli ultimi dieci anni rappresentano il periodo più caldo mai osservato.
L’analisi recente mostra che la quantità di calore aggiunta agli oceani è equivalente a ogni persona sul pianeta che utilizza 100 forni a microonde giorno e notte. Questo dato impressionante sottolinea la gravità della situazione e la necessità di azioni urgenti per contrastare il riscaldamento globale.
D’altra parte, alcuni scienziati sostengono che gran parte del riscaldamento osservato sia di origine naturale. Ad esempio, un’importante incertezza nel determinare quanto del recente riscaldamento sia causato dall’uomo è capire quanto sia dovuto a cause naturali. L’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) è abbastanza sicuro che la natura sia responsabile di meno della metà del riscaldamento dal 1950 in poi, ma alcuni scienziati climatici, politici, attivisti e vari sostenitori dell’energia verde sostengono che il riscaldamento sia interamente causato dall’uomo.
Analizzando il riscaldamento nel periodo di 19 anni dal 2000 al 2018, si osserva che l’evento record di El Niño durante il 2015-16 ha causato un aumento della temperatura della superficie del mare nel Pacifico. Questo, a sua volta, ha aumentato la temperatura dell’aria a livello globale, creando un “picco di calore” nei record di temperatura globale nel 2015 e 2016 e causando tendenze di riscaldamento accentuate.
Il climatologo Dr. Roy Spencer dell’Università dell’Alabama, Huntsville, ha eseguito un calcolo per rimuovere l’effetto dell’evento El Niño del 2015/2016. Il risultato ha mostrato che la tendenza osservata nelle temperature superficiali HadCRUT4 è quasi dimezzata rispetto alla media di riscaldamento dei modelli climatici CMIP5 nello stesso periodo, e la tendenza della temperatura troposferica UAH è quasi zero.
Questi risultati indicano che il tasso di riscaldamento osservato, quando si ignorano le fluttuazioni naturali nel sistema climatico, è solo circa la metà di quello previsto dai modelli climatici in questo punto del 21° secolo. Questa prospettiva solleva questioni importanti sull’accuratezza delle proiezioni climatiche e sull’effettivo impatto delle influenze naturali rispetto a quelle antropiche.
Il dibattito sul cambiamento climatico è complesso e ricco di sfaccettature. I dati scientifici indicano chiaramente un aumento delle temperature globali e degli oceani, principalmente a causa delle attività umane. Tuttavia, è essenziale considerare anche le influenze naturali che contribuiscono a queste variazioni. La comprensione approfondita di entrambe le prospettive è cruciale per sviluppare strategie efficaci per affrontare il cambiamento climatico e mitigare i suoi impatti futuri.