Beh beh, i modelli previsionali hanno sterzato bruscamente e senza il minimo preavviso. Una mega “inversione a U” che ha gettato lo sconforto migliaia (se non milioni) di meteo appassionati.

Stiamo parlando, ovviamente, dell’Alta Pressione. Alta Pressione che, a partire dai prossimi giorni, potrebbe prendere letteralmente il sopravvento pilotando sulle nostre regioni un periodo di stabilità atmosferica niente male. Non solo, considerando che la base strutturale sarà senza ombra di dubbio africana potremmo registrare impennate termiche da capogiro. Un vero e proprio terremoto termico, che dal gelo siberiano potrebbe spalancare le porte ai primi tepori primaverili.
Ma com’è possibile? Domanda lecita, ma chi ha seguito i nostri approfondimenti inerenti le cause dell’ondata di gelo saprà che gli equilibri termo-dinamici erano (sono) fragilissimi. Da un lato l’Oceano Atlantico, voglioso di prendersi una gran bella rivincita, dall’altro lato la forte contrapposizione del gelo siberiano. Nel mezzo un muro anticiclonico che a questo punto rischia di piombarci sulle teste e sapete per quale motivo? Perché l’azione ciclonica oceanica sarà imponente, fin quasi sull’Europa occidentale così da costringere l’Alta Pressione a spostarsi più verso est.
Ed ecco spiegati i motivi delle uscite modellistiche degli ultimi giorni, ed ecco spiegato l’autentico ribaltone al quale stiamo assistendo. Ribaltone, sì, ma non per questo incomprensibile. Il rischio c’era, lo sapevamo, così come sappiamo che a dispetto di quel che ci mostrano le mappe previsionali tale periodo anticiclonico potrebbe durare meno del previsto.
Meno quanto? Beh, forse non una settimana intera, forse giusto qualche giorno, ma avremo modo di parlare anche di questo argomento per cui vi invitiamo a seguire i successivi approfondimenti.