(METEOGIORNALE.IT) POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO ALL’11 MARZO
Prepariamoci a vivere una prima settimana di marzo decisamente movimentata. Con l’arrivo della Primavera meteorologica, tra 24 ore, le condizioni meteo climatiche subiranno un deciso cambio di rotta.
Come già ampiamente sottolineato nei precedenti approfondimenti, l’abbassamento del fronte polare ha risvegliato un po’ di turbolenze sfociate nell’ingresso di una prima perturbazione e di aria ben più fredda dalle caratteristiche invernali. A differenza di quanto accaduto i due mesi precedenti, stavolta è ben più di una semplice toccata e fuga.
Lo spostamento dell’Alta Pressione verso ovest, direzione Azzorre, lascerà il Mediterraneo centro orientale scoperto e vulnerabile a nuovi assalti depressionari. Per tutta la prima decade di marzo, quindi, potrebbero svilupparsi vortici ciclonici all’interno del Mediterraneo e in tal modo potremmo assistere a ondate di maltempo in sequenza. Tra l’altro sarebbe maltempo tipicamente invernale perché supportato da aria fredda polare.
IL METEO A BREVE TERMINE
Il primo, severo peggioramento della primavera meteorologica entrerà in scena a inizio settimana. L’aria fredda si getterà sui nostri mari, dove è atteso lo sviluppo di un vortice di bassa pressione foriero di maltempo.
Maltempo che stavolta dovrebbe coinvolgere tutte le nostre regioni, con precipitazioni localmente intense anche in virtù dei contrasti termici che verranno a crearsi. Ricordiamoci che il mese di febbraio, prima ancora gennaio, è stato condizionato da temperature costantemente superiori alle medie climatiche di riferimento. Ciò fa sì che le acque superficiali del Mediterraneo siano più miti del solito, il ché vuol dire energia termica spendibile in occasione delle ondate di maltempo.
Ed è per questo motivo che ci aspettiamo i primi temporali stagionali, probabilmente le prime grandinate ed anche delle nevicate a quote relativamente basse. Insomma, sarà un peggioramento meteo dalle caratteristiche tardo invernali.

NUOVI AFFONDI POLARI
Osservando le proiezioni modellistiche riscontriamo una concordanza d’intenti. Siamo soliti osservare l’autorevole modello matematico europeo ECMWF e il collega americano GFS. Entrambi concordano nell’identificare il Mediterraneo quale obbiettivo principale dei nuovi affondi polari.
Ciò perché l’Alta Pressione modificherà il proprio posizionamento, abbandonando il Mediterraneo centro orientale. Non sarà troppo distante da noi, questo è bene sottolinearlo, ma la falla che andrà a scavarsi la prossima settimana dovrebbe fungere da richiamo per ulteriori affondi depressionari. Quindi ad altre ondate di maltempo, anch’esse dal sapore invernale.
ARTICO
Lasciamo in campo l’ipotesi artica perché c’è realmente la possibilità che un’Alta Pressione così defilata a ovest trovi il modo di spingersi verso nord.
Una spinta verso Isole Britanniche, o magari verso Islanda e Groenlandia, spalancherebbe le porte alle irruzioni fredde provenienti direttamente dal Circolo Polare Artico. Scenari che potrebbero realizzarsi a cavallo tra la conclusione della prima decade e la metà del mese di marzo.
IN CONCLUSIONE
Per il momento prendiamo atto delle imminenti turbolenze d’inizio primavera. Chissà che le proiezioni stagionali non consentano qualche piccola eccezione, sia a livello di tempistiche sia a livello locale, e che quindi l’Italia possa usufruire di condizioni meteo climatiche diverse da quelle registrate sinora.
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