(METEOGIORNALE.IT) Era il 24 luglio 2023 quando un aereo della Delta Air Lines, in partenza da Milano Malpensa con destinazione New York JFK, si è trovato nel cuore di un temporale supercellulare appena dopo il decollo. Quel volo, con 226 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio, ha dovuto compiere un atterraggio di emergenza a Roma Fiumicino dopo che la fusoliera era stata gravemente colpita da chicchi di grandine di oltre 5 centimetri di diametro.
La scelta di partire, nonostante il peggioramento evidente delle condizioni atmosferiche, è oggi al centro di una relazione dettagliata dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), che ha pubblicato un documento di 55 pagine ricostruendo l’incidente e le sue cause.
Gli ispettori hanno sottolineato come i piloti disponessero delle informazioni necessarie per evitare la tempesta, ma non abbiano modificato la rotta in tempo. Secondo l’inchiesta, potrebbe esserci stata “una pressione operativa” che ha spinto a non ritardare il decollo, nonostante i segnali di allerta.
Appena pochi minuti prima, un Airbus di easyJet aveva deciso di rinviare la partenza per gli stessi motivi: il radar meteorologico mostrava fulmini e grandine nella zona occidentale dell’aeroporto. Nonostante ciò, alle 12:58 il volo DL185 di Delta Air Lines ha incontrato il fronte temporalesco con una violenza che ha danneggiato pesantemente la struttura del velivolo.
Il rapporto dell’Ansv parla di “numerosi danneggiamenti”: il muso dell’aereo quasi disintegrato, l’antenna radar distrutta, colpi sulla carlinga e sulle ali, un finestrino perforato sul lato del copilota, oltre a lesioni a stabilizzatori e motori. L’equipaggio ha deciso di deviare verso Fiumicino, dove l’atterraggio è avvenuto alle 13:55, senza ulteriori rischi per i passeggeri.
Sorprende anche la testimonianza riportata nel documento: i controllori di volo più volte hanno chiesto ai piloti perché non si fossero diretti nuovamente su Malpensa, che risultava più vicina.
La grandinata devastante rappresenta un fenomeno che colpisce frequentemente l’aviazione civile. Come documentato in diversi casi simili, quando un aereo si imbatte in una tempesta di grandine, i danni possono essere devastanti. Le supercelle temporalesche sono particolarmente pericolose per l’aviazione, in quanto possono generare chicchi di grandine di grosse dimensioni capaci di danneggiare seriamente la struttura degli aeromobili.
L’evento di Milano non è isolato: in Colorado, ad esempio, danni agli aerei causati dalla grandine hanno costretto alla cancellazione di numerosi voli. Anche l’aeroporto di Bergamo ha subito in passato disagi simili a causa di violenti nubifragi e grandinate.
Nella relazione emerge un dettaglio che va oltre la singola dinamica: il ruolo del cambiamento climatico nel rendere i fenomeni temporaleschi più intensi e improvvisi. Una variabile che, secondo gli investigatori, non può più essere esclusa quando si parla di sicurezza aerea. Le turbolenze atmosferiche in aumento rappresentano una sfida crescente per l’aviazione moderna, con implicazioni dirette per la sicurezza dei voli.
Credit:
- Federal Aviation Administration – Aviation Weather Research Program
- National Oceanic and Atmospheric Administration – Aviation Weather Forecasting
- Nature Scientific Reports – Global response of aviation turbulence to climate change
- International Civil Aviation Organization – Climate Change Research
- World Meteorological Organization – Aviation Climate Change
- Cambridge Aeronautical Journal – Climate Change Impacts on Air Transport
- National Severe Storms Laboratory – Hail Research
- Pure and Applied Geophysics – High Impact Weather for Aviation
- Climate Central – Climate Change Disrupting Air Travel
- Transport Reviews – Climate Change Adaptation in Aviation
