
(METEOGIORNALE.IT) Dopo una lunga fase meteo di precipitazioni c’è una piccola pausa. La fase più serena (e al tempo stesso tiepida) sarà percepibile soprattutto da domenica e si estenderà nelle giornate di lunedì e martedì. Ma attenzione che questa parentesi di clima gradevole non si protrarrà a lungo.
Non a caso, già da mercoledì 1° ottobre i principali modelli di previsione intravedono un nuovo cambiamento. Ma è nei giorni successivi che verrà un vero e proprio stravolgimento. Andiamo per gradi e scopriamo che cosa accadrà.
Domenica, lunedì e martedì: prevalgono sole e clima mite
L’ennesima perturbazione di questo pazzo settembre verrà sospinta verso i Balcani dalle correnti settentrionali. La conseguenza principale sarà che il sole tornerà a occupare la scena in gran parte d’Italia. Le giornate che risulteranno più piacevoli saranno domenica 28 (soprattutto al Settentrione), lunedì 29 e martedì 30 settembre.
Possiamo aspettarci, in linea generale, un cielo in prevalenza sereno o poco nuvoloso. Insomma, condizioni ideali per trascorrere del tempo all’aperto. Le temperature massime non supereranno di molto i 20 gradi, collocandosi su valori consoni al periodo, senza eccessi né in caldo né in freddo. Ma sappiamo già che non durerà.
Da mercoledì: ritorno del maltempo
Il quadro meteorologico cambierà bruscamente a cominciare da mercoledì, anche se gli effetti più marcati si registreranno i giorni successivi. Una vasta circolazione fredda di aria artica punterà dritta verso le basi latitudini, coinvolgendo in parte anche la nostra penisola.
Le prime zone a risentire dell’arrivo della nuova fase instabile saranno le regioni tali orientali, con l’ingresso di freddi venti da nord-est. Inoltre, secondo gli scenari meteo del modello ECMWF, una vasta circolazione fredda dovrebbe isolarsi sulle regioni centro-meridionali.
Mentre il nord sarebbe riparato dalle Alpi, dalla Romagna in giù ci sarebbe una lunga e violenta fase di maltempo, con temperature enormemente al di sotto della media del periodo. Insomma, una classica manovra invernale!

Seconda metà della settimana: calo termico e instabilità diffusa
La fase perturbata non si limiterà a una breve comparsa: anzi, tenderà a consolidarsi a cominciare da giovedì e soprattutto da venerdì. L’aria più fredda, associata al vortice atlantico, causerà un sensibile abbassamento delle temperature con valori che scenderanno nettamente al di sotto delle medie stagionali, soprattutto nelle regioni adriatiche.
Pare proprio che settembre voglia stupire. Dopo le manovre estive e gli anticicloni molto caldi, gli ultimissimi giorni del mese e soprattutto l’inizio di ottobre sembrano partire con una fase meteo praticamente di stampo invernale.
FAQ
Quali giorni saranno più soleggiati e miti?
Le giornate più piacevoli saranno domenica 28, lunedì 29 e martedì 30 settembre, con sole diffuso e temperature intorno ai 20 gradi.
Da quando tornerà il maltempo?
Il cambiamento inizierà mercoledì 1° ottobre, ma sarà più marcato nei giorni successivi.
Quali zone risentiranno per prime dell’instabilità?
Le regioni adriatiche orientali saranno le prime a registrare l’ingresso di venti freddi da nord-est.
Il Nord Italia sarà interessato dal peggioramento?
Il Nord resterà in parte protetto dalle Alpi, ma il Centro-Sud sarà maggiormente colpito dal maltempo.
Che tipo di aria arriverà sulla Penisola?
Una massa d’aria artica, responsabile di un calo termico precoce e marcato.
Le temperature scenderanno molto?
Sì, i valori saranno nettamente al di sotto delle medie stagionali, specialmente nelle regioni adriatiche.
Il peggioramento sarà breve o duraturo?
Non sarà una fase breve: la perturbazione tenderà a consolidarsi da giovedì in poi.
Quale modello prevede questa evoluzione?
Il modello ECMWF prevede una vasta circolazione fredda isolata sulle regioni centro-meridionali.
Si può parlare di un clima invernale?
Non sarà freddo come in inverno, ma l’evoluzione somiglia a una classica manovra invernale, insolita per la fine di settembre.
Ottobre inizierà con tempo stabile?
No, l’inizio di ottobre sarà caratterizzato da freddo e maltempo diffuso.
Credit
L’articolo è stato redatto analizzando i dati dei modelli meteo ECMWF e Global Forecast System del NOAA, ICON, AROME, ARPEGE (METEOGIORNALE.IT)


