(METEOGIORNALE.IT) L’estate 2025, ancora nella sua prima fase, sta già mostrando segni inequivocabili di esasperazione climatica. Il caldo persistente, oltre a rendere le giornate e le notti sempre più difficili da sopportare, sta innescando processi atmosferici potenzialmente molto pericolosi, che amplificheranno il carattere estremo del meteo nei prossimi mesi.
Mari sempre più caldi: energia in surplus per le perturbazioni future
Sebbene i mari reagiscano più lentamente delle terre emerse al riscaldamento estivo, stanno comunque accumulando calore giorno dopo giorno. Attualmente, il Mar Ligure, il Tirreno, l’Adriatico e lo Ionio si mantengono intorno alle medie stagionali, ma le proiezioni — persino quelle più ottimistiche — prevedono che entro LUGLIO possano toccare valori di +2 °C sopra la norma climatica.
In scenari più pessimistici (e tutt’altro che improbabili), l’anomalia termica marina potrebbe persino superare i +3 °C, come già osservato nell’estate del 2023. Questo significa che i nostri mari si trasformeranno in un vero serbatoio energetico, pronto a liberare vapore acqueo — il carburante delle grandi tempeste — qualora una massa d’aria fredda riuscisse a infiltrarsi nel Mediterraneo.
Il pericolo maggiore? L’arrivo di una goccia fredda in quota, soprattutto se alimentata da una saccatura atlantica proveniente dalle Isole Britanniche, dove in questo periodo transitano perturbazioni profonde e ciclogenesi attive.
Suolo bollente e notti tropicali: la nuova normalità in Italia
Sulla terraferma, la situazione è persino più allarmante. Le temperature minime notturne stanno già superando i 20 °C in molte aree di campagna, segno dell’instaurarsi di notti tropicali. Ma è nella Pianura Padana che la situazione diventa critica: questo bacino chiuso, privo di ventilazione naturale, accumula calore giorno dopo giorno, agendo come una pentola a pressione climatica.
Entro fine GIUGNO, in aperta campagna potremo registrare minime notturne anche di 25 °C o più, e nelle aree urbane, complice il fenomeno dell’isola di calore, si raggiungeranno temperature percepite superiori ai 30 °C anche a mezzanotte.
Il corpo umano, in condizioni simili, non riesce più a disperdere il calore accumulato durante il giorno, e questo aumenta il rischio di stress termico, insonnia, malori cardiaci e colpi di calore, come confermato da un recente rapporto del Lancet Countdown, che analizza gli effetti sanitari del cambiamento climatico.
Aria fredda in arrivo? Supercelle e fenomeni estremi possibili
L’instabilità atmosferica, in questo contesto rovente, diventa esplosiva. Quando l’aria fresca atlantica riesce a farsi strada verso la VAL PADANA, si creano le condizioni ideali per lo sviluppo di temporali a struttura supercellulare, ovvero sistemi temporaleschi molto violenti, autosufficienti e longevi.
Queste supercelle, come già osservato nei primi episodi di MAGGIO e inizio GIUGNO, possono generare:
- nubifragi con accumuli pluviometrici superiori ai 100 mm in poche ore,
- downburst (raffiche di vento distruttive)
- e soprattutto grandinate con chicchi di diametro superiore ai 5 cm, che ricordano vere e proprie bombe di ghiaccio.
Eventi di questo tipo sono documentati in dettaglio nel database ESWD – European Severe Weather Database, che negli ultimi anni ha visto un incremento impressionante dei report di fenomeni estremi in Italia.
Il refrigerio: tregua breve, il caldo torna subito
È vero: i temporali violenti portano spesso un calo termico anche deciso. Ma questo refrigerio è di breve durata, poiché se non è accompagnato da un vero ricambio d’aria, il caldo tende a riprendere subito il sopravvento. Il motivo? L’atmosfera rimane intrinsecamente calda, umida e instabile, pronta a ripartire con nuovi eccessi.
In questo senso, i fenomeni temporaleschi non risolvono il problema termico, ma spesso lo aggravano, introducendo anche danni materiali (tetti, serre, auto) e rischi per la popolazione, come blackout, frane e allagamenti improvvisi.
Fonti per approfondimenti sul rischio climatico e sull’evoluzione dei fenomeni estremi:
- European Environment Agency (EEA) – Heat and weather extremes
- World Meteorological Organization – Atlas of Mortality and Economic Losses
- National Centers for Environmental Information (NOAA)
Ciò che stiamo osservando oggi non è più una semplice ondata di caldo, ma l’inizio di una nuova era meteo-climatica, con cui dovremo imparare a convivere — e soprattutto a prevenire. (METEOGIORNALE.IT)
