(METEOGIORNALE.IT) Riscoperte genetiche nella città di Copán
Un team di ricercatori internazionali ha ottenuto un risultato straordinario nel campo dell’antropologia genetica: sono riusciti a sequenziare antichi genomi provenienti dalla città maya di Copán, situata nell’attuale Honduras, risalenti all’apogeo del periodo Classico (circa 250–900 d.C.). Nonostante l’ambiente tropicale renda quasi impossibile la conservazione del DNA, sono stati analizzati con successo sette individui che offrono una finestra unica sull’evoluzione demografica e culturale dei Maya.
Tra i più importanti ritrovamenti vi è la sepoltura 36-2000, contenente i resti di un individuo identificato come CpM13, sepolto con due enormi pettorali in giada decorati con motivi simbolici del potere politico e militare. Gli archeologi ritengono che CpM13 sia stato uno dei sovrani dinastici di Copán nel V secolo.
Tracce genetiche dal Messico centrale
L’elemento più sorprendente emerso dallo studio è la presenza di un chiaro segnale genetico proveniente dalle regioni dell’altopiano del Messico, in individui provenienti da Copán. Questo indizio suggerisce scambi demografici e culturali tra le regioni centrali del Messico e il sud-est mesoamericano. Tali migrazioni avrebbero potuto contribuire alla formazione e consolidamento dello Stato maya classico, aprendo nuove prospettive sul ruolo delle interazioni tra civiltà diverse nella crescita di una delle più complesse società precolombiane.
Crollo demografico e declino politico
Lo studio dimostra anche che durante il declino della civiltà maya, avvenuto tra la fine dell’VIII e il IX secolo, si verificò un forte calo della popolazione. Questa riduzione, rilevabile a livello genetico, potrebbe essere collegata a cambiamenti climatici, stress ecologici, crisi politiche interne o instabilità economica. La genetica, dunque, si intreccia con l’archeologia per offrire una spiegazione integrata e più profonda delle cause del collasso della civiltà.
Una lezione per il mondo contemporaneo
Lo studio, guidato dal genetista Shigeki Nakagome del Trinity College Dublin, sottolinea l’importanza di comprendere come le civiltà del passato abbiano reagito a stress ambientali e sociali. In un’epoca moderna segnata dal cambiamento climatico, la storia dei Maya rappresenta un monito e una fonte di insegnamenti sul rapporto tra ambiente, demografia e stabilità sociale.
Pubblicazione scientifica
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista internazionale Current Biology in data 28 Maggio 2025, con il titolo:
“Ancient genomes reveal demographic trajectories during the Classic Maya period”
DOI: 10.1016/j.cub.2025.05.002
La pubblicazione coinvolge anche studiosi come Madeleine Murray, Seiichi Nakamura, Lara M. Cassidy e Takashi Gakuhari, e prevede ulteriori sviluppi, tra cui l’analisi di nuovi campioni genetici da altri siti maya per creare una mappa ancora più dettagliata delle migrazioni e delle interazioni tra popolazioni mesoamericane. (METEOGIORNALE.IT)
