(METEOGIORNALE.IT) Le ultime evoluzioni mostrano una tendenza meteo in parte diversa da quella inizialmente immaginata per Giugno, un mese che sembrava destinato a essere segnato da un caldo torrido persistente. Invece, l’attuale configurazione mette in evidenza la natura in parte mutevole dell’atmosfera
Nel contesto di queste nuove analisi, si affaccia l’ipotesi di un repentino indebolimento dell’Alta Pressione sopra le Isole Britanniche. Questa modifica ha aperto un varco all’arrivo di perturbazioni oceaniche dirette verso il cuore dell’Europa centrale, influenzando anche le regioni continentali adiacenti.
Risalita iberica, ma l’Italia non è esclusa
Nonostante il trasferimento del cuore caldo verso la Spagna e parte della Francia, l’Italia potrebbe ugualmente sperimentare temperature elevate, soprattutto a metà mese. Le regioni insulari, come la Sardegna e alcune zone interne della Sicilia, potrebbero vedere la colonnina di mercurio salire fino ai 40 °C, in linea con i picchi massimi tipici delle ondate sahariane.
Tuttavia, è essenziale ricordare che queste proiezioni meteo necessitano ancora di conferme, poiché le oscillazioni delle correnti atmosferiche possono determinare mutamenti improvvisi nella traiettoria delle masse d’aria.
Incursioni fredde e fenomeni alpini in piena Estate
Parallelamente, si osserva un flusso di aria fredda in discesa verso il comparto alpino centro-orientale e sull’Appennino centrale, provocando calo termico localizzato. Queste aree montuose saranno teatro di un abbassamento delle temperature, associato a precipitazioni che, localmente, potrebbero risultare nevose fino ai 2000 metri.
Si tratta di eventi meteorologici insoliti per la stagione estiva, ma non eccezionali. Già in passato, in contesti analoghi, si sono verificati episodi di neve tardiva sulle vette, a dimostrazione dell’attuale variabilità climatica che sta destrutturando l’andamento stagionale tradizionale.
Anomalie climatiche evidenti
Da un punto di vista strettamente termico, l’Estate 2025 è già iniziata, poiché le temperature medie italiane superano le soglie di riferimento del trentennio climatico considerato. Tuttavia, non tutte le regioni italiane stanno vivendo un inizio stagione soleggiato e stabile. In diverse aree del Nord Italia, si registrano giornate nuvolose e piovose, soprattutto lungo la fascia alpina e prealpina.
Piogge intense stanno interessando anche la Lombardia orientale, il Friuli Venezia Giulia e il Veneto, regioni che sperimentano un contesto meteo assai diverso da quello tipico delle prime settimane di Giugno. Anche se, è lecito dirlo, non fa più freddo.
Polveri sahariane in viaggio
Una corrente d’aria calda di origine sahariana, già attiva, sta trasportando notevoli quantità di sabbia in sospensione. Questa massa atmosferica polverosa interessa principalmente la Sardegna, l’Italia centrale e il Sud Italia, con concentrazioni particolarmente elevate nel settore del Canale di Sicilia e sull’isola di Malta.
Queste particelle desertiche sono trasportate nei bassi strati dell’atmosfera da venti meridionali, rendendo i cieli lattiginosi e velati, soprattutto nelle giornate con scarsa ventilazione. Il fenomeno è destinato a ripetersi ciclicamente durante l’Estate, in concomitanza con le risalite d’aria calda dal continente africano.
Alta Pressione in ritirata: svolta su Europa occidentale
Un ulteriore elemento degno di nota riguarda la progressiva ritirata dell’Alta Pressione sulle Isole Britanniche e su buona parte dell’Europa settentrionale, che per molti mesi aveva agito da scudo contro le perturbazioni atlantiche. Questa nuova configurazione sta determinando un cambiamento drastico delle condizioni atmosferiche: ritorno della pioggia, aumento dell’umidità e un raffreddamento diffuso.
Nonostante questo scenario, anche quelle zone dovranno affrontare nuove ondate di calore, benché più brevi e intervallate da fasi instabili. Questo andamento meteo conferma come l’Estate 2025 non possa essere ancora considerata definita e strutturata. (METEOGIORNALE.IT)
