(METEOGIORNALE.IT) A innescare questo passaggio potrebbe essere l’arrivo, verso la fine della prima decade di Giugno, di una goccia fredda in discesa dai Balcani, un piccolo ma potente vortice di aria più fredda in quota che può generare una vera e propria svolta meteorologica.
Cosa succede quando arriva una goccia fredda?
Le gocce fredde – conosciute anche come cut-off – sono sacche di aria instabile che si staccano dalle grandi circolazioni depressionarie e cominciano a muoversi autonomamente. Se una di queste riesce a penetrare sull’Italia mentre il terreno e l’aria al suolo sono ancora caldi, si genera una fortissima instabilità.
Crollo termico repentino: addio caldo africano
Il primo effetto evidente è un drastico abbassamento delle temperature. In appena 24-48 ore si può passare da massime superiori ai 30°C a valori anche sotto i 20°C – e in alcuni casi estremi, nelle pianure del Nord, i termometri possono crollare fin sotto i 15°C, regalando una sensazione quasi autunnale in piena estate.
Forti temporali, grandinate e nubifragi: il mix esplosivo
L’instabilità prodotta dal contrasto tra masse d’aria così diverse sfocia in temporali intensi, con possibilità di nubifragi, grandine e piogge concentrate in poche ore. Le regioni più esposte sono spesso quelle adriatiche e le aree interne del Centro-Sud, ma non si escludono fenomeni violenti anche al Nord.
In presenza di forti correnti ascensionali e di una decisa turbolenza in quota, possono formarsi supercelle temporalesche, capaci di generare trombe d’aria, downburst e raffiche particolarmente distruttive.
Bora e Grecale: i venti dell’instabilità
L’irruzione della goccia fredda è spesso accompagnata da venti forti dai quadranti nord-orientali, in particolare Bora e Grecale. Questi venti, oltre ad accentuare la percezione di freddo, alimentano l’instabilità e possono rendere agitati i mari.
Una fase instabile ma a tratti imprevedibile
Le gocce fredde sono notoriamente difficili da prevedere nei modelli: possono rallentare, deviare o stazionare per giorni. Anche se la loro durata media va da due a cinque giorni, gli effetti meteorologici possono estendersi o intensificarsi in modo improvviso.
Conclusione: l’estate può fermarsi di colpo
L’arrivo di una goccia fredda balcanica dopo una fase anticiclonica africana può interrompere l’estate in corso, portando maltempo, crolli termici, venti forti e, in montagna, persino neve fuori stagione. Un copione classico delle transizioni meteo che non smette di sorprendere. (METEOGIORNALE.IT)
