
Quando si parla di meteo estivo in Italia, l’idea che il termometro possa toccare o superare i 40 gradi sembra quasi una certezza scontata. Eppure, la realtà è ben diversa da ciò che raccontano le esperienze soggettive o i numeri sparati da termometri imprecisi. La convinzione diffusa che “al mare, d’estate, ci siano sempre 40 gradi” nasce più da una suggestione popolare che da un’analisi meteo scientificamente fondata.
Chi sostiene che sia normale vivere giornate con 40 gradi tende a basarsi su temperature lette dal cruscotto dell’auto, magari rimasta parcheggiata sotto il sole, oppure su quei display stradali che segnalano numeri alterati dall’ambiente circostante. Ma il meteo vero, quello serio e attendibile, si basa su misurazioni ben più rigorose. L’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) stabilisce precisi criteri per la rilevazione della temperatura: il termometro deve essere posizionato a circa due metri dal suolo, all’ombra, lontano da superfici che emettono calore, dentro capannine meteorologiche ventilate e isolate.
Perfino un termometro da giardino, se ben collocato, può offrire dati discreti, ma non sarà mai comparabile con le stazioni meteorologiche ufficiali, strumenti insostituibili per una visione reale del clima. L’abitacolo di un’auto, invece, rappresenta una trappola di calore dove la radiazione solare diretta, la scarsa ventilazione e l’ambiente chiuso alterano drasticamente il valore percepito.
Raggiungere 40°C in Italia è un evento raro, un fenomeno estremo che segnala l’arrivo di una vera ondata di calore e non una semplice giornata estiva. Quando succede, si entra in un contesto potenzialmente dannoso per la salute umana: il nostro corpo fatica a termoregolarsi, soprattutto nei grandi centri urbani dove l’asfalto rovente e l’effetto isola di calore moltiplicano la percezione di afa.
Già nella prima parte di Giugno attesi picchi di 40 gradi
Ma allora, quando vedremo i primi 40 gradi reali in Italia nel 2025? Gli ultimi aggiornamenti meteo indicano che l’anticiclone subtropicale, ribattezzato “mostro africano”, sta guadagnando potenza sul continente europeo, con i primi effetti attesi in Spagna, dove sono previsti picchi oltre i 42 gradi nel sud e temperature sopra i 36°C a Madrid. Questo fronte caldo, una volta spostato verso la nostra Penisola, potrebbe determinare condizioni estreme già nella prima settimana di Giugno.
Le città più esposte all’escalation termica saranno Roma, Milano, Torino, Bologna e Firenze, dove già ora si prevedono picchi fino a 35 gradi, con possibilità concrete di superare i 40°C se l’alta pressione subtropicale continuerà a rafforzarsi. Anche Napoli, Palermo e Catania, seppure influenzate dalla vicinanza al mare, subiranno un riscaldamento marcato nelle zone interne. Cagliari, solitamente più temperata grazie alle brezze marine, potrebbe essere investita dalla calura se i venti si orientano dall’entroterra, portando aria infuocata.
Il meteo in Italia sta quindi cambiando, evolvendosi in maniera sempre più rapida e imprevedibile. I 40 gradi non sono affatto un’abitudine estiva, ma un campanello d’allarme climatico da osservare con attenzione, smettendo di fidarsi di misurazioni casuali e abbracciando invece un’informazione meteo accurata, verificata e consapevole.
