
(METEOGIORNALE.IT) In questi ultimi giorni di Maggio ci troviamo già immersi in un’atmosfera tipicamente estiva, con un meteo dominato dall’alta pressione africana che ha già trasformato vaste zone del Sud Europa in fornaci ardenti. Le temperature in Penisola Iberica hanno superato i 40 gradi, mentre l’Italia si prepara a vivere un’estate che, secondo le proiezioni meteorologiche più attendibili, potrebbe durare cinque mesi consecutivi, estendendosi ben oltre Settembre e insinuandosi profondamente fin dentro Ottobre.
È una trasformazione climatica che non sorprende più, ma che continua a inquietare. Non tanto per l’intensità del calore, quanto per la sua persistenza e per il modo in cui sta erodendo i confini stagionali. L’Autunno, un tempo spazio di equilibrio, fatto di luci oblique e brezze fresche, sembra ormai ridotto a un’ombra sfocata tra un’estate interminabile e un inverno incerto.
Il meteo cambia pelle, e con esso cambia la nostra percezione del tempo che scorre. I ricordi di una Val Padana imbiancata, dove le nevicate invernali erano eventi regolari e annunciati con certezza, oggi appaiono come scene da un’epoca lontana. Al loro posto troviamo proiezioni meteo vaghe, ipotesi su precipitazioni nevose che raramente si concretizzano. Il cambiamento climatico è diventato una realtà tangibile, misurabile e visibile. Ma accanto a esso si muovono anche dinamiche naturali più complesse, cicli interni al sistema Terra che possono alterare o amplificare le tendenze.
Nel frattempo, l’aria tropicale spinge verso nord, in un fenomeno di tropicalizzazione che coinvolge l’intero Emisfero Boreale. Non si tratta solo dell’Europa, ma anche del Nord America e di ampie porzioni dell’Asia, mentre nell’Emisfero Australe si osservano anomalie opposte, con ghiacci antartici che crescono in alcune aree a causa di interazioni complesse tra correnti oceaniche e temperatura superficiale.
Dal 2003 la svolta e nell’ultimo decennio Estati sempre più infernali
Per molti esperti, il punto di rottura fu l’estate del 2003, quando un’onda di calore eccezionale travolse Francia, Italia e Germania, provocando decine di migliaia di vittime. Quel momento ha segnato l’inizio di un nuovo regime meteo, fatto di estati più lunghe, più intense, più letali. Gli anni successivi, dal 2017 in avanti, hanno confermato questa tendenza, con Luglio e Agosto infuocati da ondate di calore sempre più ravvicinate, precoci e durature.
E ora, con l’estate 2025 che bussa con prepotenza già a fine Maggio, il quadro si fa ancora più netto. Il meteo estivo non è più una parentesi, ma una condizione dominante. Anche se qualche goccia fredda in quota tenterà nei prossimi giorni di interrompere l’ascesa delle temperature, i modelli indicano chiaramente l’arrivo di una nuova bolla d’aria calda in risalita dalla Spagna.
Il clima italiano si prepara così a vivere un’estate senza fine, e la stagione autunnale, per come l’abbiamo conosciuta, rischia di diventare un ricordo. Non è più solo un tema da climatologi: è il meteo quotidiano che ce lo racconta, con il suo linguaggio fatto di sole implacabile e temporali improvvisi. (METEOGIORNALE.IT)
