(METEOGIORNALE.IT) Sta prendendo corpo una visione alternativa tra i principali meteorologi: l’idea che l’anticiclone africano, già all’origine della recente impennata delle temperature, possa rafforzarsi ulteriormente, bloccando l’ingresso di correnti più fresche provenienti dall’Atlantico settentrionale. A sostenere questa ipotesi è il modello ECMWF, uno dei più autorevoli centri di previsione meteorologica a livello europeo, che propone una chiave di lettura più stabile e conservativa dell’evoluzione atmosferica
Secondo questa proiezione, il campo di alta pressione subtropicale manterrebbe un buon livello di resistenza, arginando l’intrusione dell’aria fresca soltanto su una parte limitata del Nord Italia. In queste zone non si esclude la comparsa di temporali anche violenti e un calo marcato delle temperature, ma si tratterebbe di un’oscillazione locale e temporanea, senza il potere di alterare l’assetto generale di un’estate già partita in quarta.
Altrove, invece, l’anticiclone eserciterebbe un’influenza netta e pervasiva, spingendo le temperature ben oltre le medie stagionali e garantendo un quadro di stabilità atmosferica quasi totale. A farne maggiormente le spese sarebbero ancora una volta il Sud Italia, la Sicilia e la Sardegna, dove l’arrivo diretto di masse d’aria sahariane sta già causando un sensibile aumento termico.
Se questa configurazione venisse confermata nei prossimi aggiornamenti, ci troveremmo davanti a una fase rovente prolungata, con punte che potrebbero facilmente superare i 35°C, soprattutto nelle aree interne più lontane dall’influsso mitigatore delle brezze marine. Sarebbe un’ondata di calore non solo intensa ma persistente, in grado di protrarsi per giorni, forse addirittura per settimane, aggravando criticità già note come il rischio incendi elevato e una crescente tensione idrica nelle campagne.
Tutto fa pensare a un’estate che si annuncia precoce, severa e disomogenea, con il Nord che rimane il punto debole, esposto a possibili infiltrazioni instabili, mentre il resto della Penisola sembrerebbe diretto verso un Giugno dall’impronta africana netta e decisa. L’incertezza resta comunque elevata: sarà davvero l’anticiclone a dettare legge o riuscirà il fresco oceanico a farsi spazio tra le pieghe del caldo sahariano? La risposta, come sempre, nei prossimi aggiornamenti modellistici. (METEOGIORNALE.IT)
