(METEOGIORNALE.IT) Fine anticipata per la cometa C/2025 F2 (Swan)
La cometa Swan, designata C/2025 F2, non manterrà le promesse fatte agli appassionati di astronomia. Invece di offrire un’elevata visibilità durante il suo passaggio ravvicinato al perielio previsto per il 1° Maggio 2025, ha subito un drastico e rapido indebolimento che ha portato alla sua disintegrazione prematura.
Dal bagliore verde all’estinzione del nucleo
Fino all’inizio di Aprile, la Swan appariva in ottima forma. Il 5 Aprile, gli astronomi avevano registrato un outburst, ovvero un’improvvisa crescita della luminosità della chioma, tipicamente causata da un’intensa attività di degassamento. La chioma si presentava di un brillante colore verde, una firma tipica della molecola di carbonio biatomico (C₂), le cui bande di Swan diventano visibili quando la cometa rilascia grandi quantità di gas.
L’effetto però è stato controproducente: l’intensa attività sembra aver danneggiato irreversibilmente il nucleo. A partire dal 16 Aprile, gli osservatori hanno notato la scomparsa della condensazione centrale, la parte più luminosa e compatta della chioma, chiaro sintomo di frammentazione.
Osservazioni e conferme della disintegrazione
Il 28 Aprile, l’astrofilo Andrea Aletti insieme a Federico Bellini della Società Astronomica “G. V. Schiaparelli” di Varese, ha immortalato ciò che resta della cometa con un telescopio Schmidt-Cassegrain da 35 cm. L’immagine mostra una chioma diffusa, senza traccia del nucleo centrale, e una debole coda ormai in dissoluzione.
Attualmente la magnitudine della Swan è scesa a circa +8, ben al di sotto delle aspettative. Contrariamente a quanto ci si aspetta da una cometa in avvicinamento al Sole, la sua luminosità continua a diminuire.
Perché le comete si disgregano?
La disintegrazione di un nucleo cometario non è rara, soprattutto tra gli oggetti di piccole dimensioni o che si trovano al primo passaggio peri-solare. Le cause possono variare, ma i principali meccanismi includono:
- Stress termico: il riscaldamento solare provoca una sublimazione accelerata dei ghiacci. Se la pressione interna cresce troppo rapidamente, può frantumare il nucleo.
- Forze di marea: se la cometa passa troppo vicino al Sole, le differenze di gravità tra le sue estremità possono romperla. Tuttavia, nel caso della Swan, che si trovava a circa 200 milioni di chilometri dalla nostra stella, questa forza era irrilevante.
- Instabilità rotazionale: un degassamento asimmetrico può far ruotare il nucleo più rapidamente fino a superare la cosiddetta spin-barrier. Se il periodo di rotazione scende sotto le 3,5-4 ore, il nucleo non regge più e si frantuma.
- Debolezza strutturale intrinseca: è la spiegazione più plausibile nel caso della Swan. Se la coesione interna del nucleo era già molto fragile, l’intensificarsi dell’attività sublimativa potrebbe averlo disgregato completamente.
Fonti scientifiche
NASA Comet Observation Database: https://ssd.jpl.nasa.gov
Minor Planet Center: https://www.minorplanetcenter.net
Journal of Geophysical Research: https://agupubs.onlinelibrary.wiley.com (METEOGIORNALE.IT)
