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Il mostro sottomarino nascosto sotto il Giappone

Namazu, il pesce gatto che scuote il Giappone

Claudia Zambelli di Claudia Zambelli
12 Mag 2025 - 12:50
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Magazine
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(METEOGIORNALE.IT) Nella mitologia giapponese, ogni terremoto è causato dai movimenti di una creatura titanica che si nasconde nel ventre del pianeta: il Namazu (鯰), un gigantesco pesce gatto che vive nel fango sotto la terra, spesso identificato come la regione sotterranea sotto Edo, l’antica Tokyo.

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Il Namazu è considerato un yōkai, uno spirito della natura, e la sua figura è documentata già nel periodo Edo (1603–1868). La leggenda narra che il Namazu sia costantemente sorvegliato dal dio Kashima, che lo tiene immobile grazie a una pietra sacra, la kaname-ishi. Ma quando il dio si distrae, anche solo per un istante, il Namazu si agita, e la sua coda o il suo corpo causano scosse violentissime in tutto il Giappone.

 

Dal mito alla satira: il Namazu dopo i terremoti storici

La figura del Namazu non è rimasta relegata al folklore antico. Dopo il terremoto di Edo del 1855, uno dei più devastanti della storia giapponese, emerse una straordinaria produzione di stampe ukiyo-e, dette namazu-e, che ritraevano il pesce gigante in svariate situazioni: a volte come colpevole, a volte come divinità giusta, che punisce la corruzione dei ricchi e redistribuisce la ricchezza.

In queste stampe, il Namazu veniva raffigurato in catene, sorvegliato da Kashima, oppure in lotta con altri spiriti. Alcune immagini lo mostrano persino intento a piangere per i danni causati, quasi a suggerire che non fosse del tutto malvagio, ma piuttosto uno strumento divino.

Questa rappresentazione serviva non solo a elaborare il trauma collettivo, ma anche come critica sociale. I terremoti, catastrofi cicliche in Giappone, diventavano occasioni per riflettere sulla giustizia e sulle disuguaglianze.

 

Il Namazu nella cultura contemporanea e nelle scienze

Anche nel Giappone moderno, il Namazu è presente nel linguaggio popolare. Dopo il terremoto del Tōhoku del 2011, alcune vignette e illustrazioni hanno ripreso la sua immagine, ora reinterpretata alla luce della catastrofe nucleare di Fukushima. Alcuni lo hanno disegnato con occhi tristi, legando la sua rabbia non solo alla terra, ma anche alla sofferenza umana.

Nonostante le avanzate tecnologie di monitoraggio sismico sviluppate in Giappone, il Namazu continua ad essere un simbolo nazionale del terremoto. Persino alcune app di allerta sismica utilizzano la sua immagine per notificare le scosse imminenti.

 

Un mito che vive insieme alla scienza

Come l’Orcolat friulano o la vipera di Benevento, anche il Namazu è una figura che dà corpo all’invisibile, una metafora animata delle forze titaniche che l’umanità non può controllare. La particolarità del Giappone è che questo mito non è stato mai rimosso dalla cultura ufficiale: al contrario, è stato reinterpretato continuamente, accettato anche in contesti educativi e artistici. (METEOGIORNALE.IT)

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