Una pericolosa fase di maltempo estremo è in fase di sviluppo oggi, Venerdì 4, in Spagna sudorientale, dove l’organizzazione europea ESTOFEX ha diramato un avviso di livello 2, particolarmente alto e soprattutto sconcertante per essere in Aprile.
Questo avvertimento riguarda una vasta area compresa tra la Sierra Morena e la Sierra Nevada, regioni soggette a fenomeni temporaleschi violenti, tra cui grandinate di notevole intensità, raffiche di vento molto forti e possibili tornado, anche di forte entità e duraturi. A margine di questa zona ad alto rischio, è stato emesso anche un livello 1, che coinvolge territori adiacenti con pericolosità meteorologica minore ma comunque rilevante.
Il ruolo del blocco scandinavo
La dinamica atmosferica osservata da ESTOFEX descrive un assetto sinottico dominato da un esteso Anticiclone sul settore della Scandinavia, che continua a mantenere condizioni di stabilità persistente su ampie porzioni dell’Europa settentrionale e centrale.
Nel frattempo, a Sud-Ovest del continente europeo, permane attivo un vortice ciclonico in lento esaurimento nelle acque oceaniche a ovest del Portogallo. Questo sistema depressionario, sebbene in fase di progressivo indebolimento, sta ancora esercitando un’azione di risucchio di masse d’aria subtropicali umide, che si spingono fin dentro la Spagna meridionale.
Combinazione esplosiva per temporali severi
L’interazione tra i flussi umidi subtropicali e le condizioni dinamiche presenti in atmosfera, favorisce la nascita di un ambiente fortemente instabile, in particolare tra il Sud e il Sud-Est della Spagna. Una corrente a getto ben sviluppata si estende a Nord di questa regione- Questo fattore favorisce l’innesco di intensi moti verticali, che danno origine a cumulonembi profondi e persistenti.
Le analisi indicano che il vento nei primi 3 km di atmosfera presenta un forte wind shear, ossia una variazione significativa di intensità e direzione, con valori stimati intorno ai 20 metri al secondo. Questo supporta la nascita di supercelle ben organizzate, con raffiche di vento furiose, grandine e tornado.
Indici meteorologici favorevoli a fenomeni tornadici
I modelli locali spagnoli evidenziano configurazioni che indicano la possibilità di moti rotatori all’interno delle correnti ascensionali, preludio alla formazione di tornado. Inoltre, i valori di SRH (Storm Relative Helicity), che misurano la quantità di elicità disponibile per i temporali rotanti, risultano particolarmente elevati, con punte comprese tra 150 e 300 metri quadrati al secondo quadrato. Tali valori sono compatibili con la genesi di tornado di forte entità. Insomma, un grosso rischio!
Temporali in espansione verso la costa orientale
Con l’avanzare delle ore, le celle temporalesche tenderanno a muoversi verso Nord-Est, raggiungendo nel tardo pomeriggio e nella prima serata la zona di Madrid e l’intera Comunità Valenciana. Qui, l’incontro tra le correnti umide di origine marittima in risalita dal Mar Mediterraneo e la residua instabilità atmosferica potrà favorire la formazione di nuove strutture convettive, anche organizzate sotto forma di multicelle e supercelle, capaci di generare raffiche distruttive e grandinate con chicchi di dimensioni superiori ai 3-4 cm.
Sebbene verso le regioni settentrionali dello Stato lo shear in quota tenda a ridursi, i principali modelli meteorologici continuano a mostrare tracce residue di elicità degli updraft, indice della potenziale persistenza di fenomeni organizzati.
Primavera turbolenta in alcune zone d’Europa
Questo quadro meteorologico turbolento si inserisce all’interno di un inizio di Primavera particolarmente instabile sul quadrante sudoccidentale dell’Europa. Dopo settimane caratterizzate da condizioni di Alta Pressione bloccante sul Nord del continente, la graduale erosione del campo barico ha permesso la discesa di masse d’aria più fredde in quota da Nord-Ovest e il contemporaneo risalire di umidità subtropicale dal Nord Africa, generando un mix esplosivo per la formazione di temporali severi.
Prospettive per i prossimi giorni
Sebbene il sistema depressionario al largo del Portogallo sia destinato a perdere gradualmente forza, i modelli continuano a suggerire un flusso di aria umida persistente sull’area mediterranea, con la possibilità di nuove fasi instabili nella prossima settimana, specialmente sulle regioni meridionali della Spagna, sull’Italia meridionale, sulla Grecia e su parte della Turchia.
Resta quindi molto probabile che la Primavera 2025 prosegua sotto il segno della variabilità estrema, con episodi di maltempo severo, sbalzi termici improvvisi e fenomeni meteo intensi anche in aree solitamente più protette. Vediamo se questo maltempo colpirà anche il nostro Paese.
