Il tempo si appresta a subire una trasformazione radicale, come spesso accade durante la primavera, quando l’atmosfera è ancora soggetta a forti contrasti stagionali. Le proiezioni dei modelli meteorologici, che fino a pochi giorni fa sembravano solo tendenze a lungo termine, stanno assumendo contorni molto più precisi e affidabili.
I primi effetti saranno avvertibili già domenica, quando un primo impulso di aria artica inizierà a farsi strada sulle nostre latitudini. Tuttavia, l’attenzione è rivolta principalmente alla settimana entrante, durante la quale l’assetto barico somiglierà in tutto e per tutto a quello dei migliori eventi invernali. L’Alta Pressione si spingerà con decisione verso nord, innescando un blocco della classica circolazione atlantica. Questo favorirà lo scivolamento di una vasta massa d’aria gelida sull’Europa orientale, con temperature che raggiungeranno valori tipici di pieno inverno, del tutto simili a quelli registrati in Gennaio o Febbraio.
Anche l’Italia verrà interessata da questo cambiamento, seppur in misura diversa a seconda delle zone. Il freddo raggiungerà inizialmente i Balcani, ma non mancherà di lambire la Penisola, portando un netto calo termico, soprattutto nella prima parte della settimana. Le regioni adriatiche saranno le più penalizzate, con valori ben al di sotto delle medie stagionali. Sulle aree tirreniche, protette parzialmente dall’Appennino, l’irruzione sarà più attenuata, ma non per questo meno incisiva: anche qui si percepirà un deciso raffreddamento. Al Nord, invece, l’aria fredda riuscirà a penetrare in Val Padana, accentuando ulteriormente la sensazione invernale.
Molti si chiedono se questa ondata di freddo sarà accompagnata da precipitazioni: la risposta, con buona probabilità, è sì. L’instabilità atmosferica sarà quasi inevitabile, alimentata dai contrasti termici accentuati tipici di aprile. Ecco perché non si possono escludere nevicate a quote molto basse, un’eventualità che renderà ancor più sorprendente il volto meteo della settimana.
Tutto ciò potrebbe durare tra i tre e i quattro giorni, ma non è escluso che la fase instabile e fredda possa prolungarsi anche oltre. Per assistere a un sensibile miglioramento meteo, in particolare dal punto di vista delle temperature, con ogni probabilità si dovrà attendere il weekend successivo. Weekend che, come mostrano diverse proiezioni modellistiche, potrebbe catapultarci in tarda Primavera per via di una rimonta anticiclonica sostanziale. Le temperature, a quel punto, salirebbero vertiginosamente, portandoci improvvisamente addirittura il caldo. Nulla di eccessivo, ma sicuramente uno sbalzo assurdo considerando i giorni pregressi. Insomma, c’è ancora tanto di cui parlare.
