
Siamo nel pieno della Primavera ed il meteo fa i capricci come è giusto che sia in questo periodo, ma il pensiero corre già verso l’Estate a cui ci stiamo avvicinando giorno dopo giorno. La prossima stagione estiva in Italia non sembra destinata a proporre significative varianti rispetto al trend degli ultimi anni.
C’è quindi particolare preoccupazione riguardo alle condizioni climatiche che potrebbero a lunghi tratti farsi invivibili. Tra l’altro si parte da un’ennesima stagione invernale scialba che non ha raffreddato neanche il mare come da dovere e questa non è una buona base di partenza per sperare in un’Estate più umana.
Come sappiamo il Mediterraneo è una delle aree più “hotspot” del Pianeta e l’Estate è la stagione che più di tutte si è estremizzata da questo punto di vista. Facile pensare a scenari dove il caldo estremo potrebbe segnare nuove record.
Le proiezioni a lungo termine da enti come il Centro Europeo per le Previsioni Meteo a Lungo termine tracciano una rotta che vede buona parte d’Europa navigare verso un’estate infuocata. I termometri potrebbero quindi posizionarsi ben oltre le medie stagionali per lunghi periodi.
Estate 2025 pronta a partire in anticipo e finire molto tardi
Un altro timore è legato al fatto che, in base agli scenari attualmente previsti, il caldo anomalo si manifesterebbe già dal prossimo Maggio. La brutta notizia è che l’Estate 2025 potrebbe finire molto tardi, mantenendosi salda addirittura per buona parte di Settembre.
Una potenziale partenza anticipata dell’Estate sarebbe peraltro favorita dal monsone africano. Il fronte intertropicale africano si sta già posizionando più a nord della media sul lato ovest del Continente Africano e questo potrebbe agevolare le prime rimonte dell’anticiclone subtropicale alle nostre latitudini.
L’altra notizia che non avremmo mai voluto darvi è quella anche della fine molto rapida del ciclo de La Niña, che avrebbe potuto contribuire a livello globale ad un contenimento del caldo estremo. Ora a livello dell’indice ENSO abbiamo una relativa neutralità e quindi questo non inibirebbe le ondate di calore.
Tutto farebbe quindi pensare al peggio, nell’ambito di un panorama in cui le temperature elevate potrebbero rappresentare la norma e non l’eccezione. In particolare, le aree urbane potrebbero trasformarsi in veri e propri forni a cielo aperto. Non resta che sperare in qualche sorpresa.
