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Meteo: neve in arrivo a bassa quota su gran parte d’Italia

Federico De Michelis di Federico De Michelis
01 Apr 2025 - 17:30
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Alla Prima Pagina Meteo, Meteo News
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Lunedì 1° Aprile 2025, l’atmosfera sull’Italia si è trasformata radicalmente, dando il via a una nuova fase meteo invernale che sorprende per intensità e diffusione. Dopo un Marzo instabile, l’esordio di Aprile coincide con un’improvvisa irruzione di aria gelida proveniente dal Nord Europa, che ha raggiunto con decisione il Mediterraneo centrale, innescando freddo intenso, precipitazioni diffuse e neve fin verso quote collinari.

Le condizioni meteo avverse coinvolgono in particolare il Centro-Sud, ma anche il Nord Italia non è immune agli effetti di questo repentino calo termico, con fenomeni di rilievo registrati già nelle prime ore del mattino.

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Neve anche in Piemonte e Valle d’Aosta: il Nord sotto l’influenza del freddo

Nel Nordovest italiano, in particolare tra il Piemonte occidentale e la Valle d’Aosta, le correnti orientali ricche di umidità stanno interagendo con la conformazione montuosa delle Alpi, attivando un classico processo noto in meteorologia come effetto stau. In parole semplici, si tratta di un fenomeno in cui l’aria, salendo lungo i versanti montani, si raffredda, condensandosi e originando neve o pioggia.

Secondo le più recenti simulazioni dei modelli meteo ad alta risoluzione, la neve potrà imbiancare aree comprese tra gli 800 e i 1000 metri, ma localmente, soprattutto durante la notte, non si escludono fioccate anche sotto i 700 metri, con accumuli significativi nelle vallate alpine interne, specie lungo il confine con la Francia.

 

Appennino centrale e meridionale: condizioni meteo da pieno Inverno

Il freddo artico, penetrando lungo l’intera dorsale appenninica, determinerà un abbassamento drastico della quota neve. Tra la Toscana orientale, l’Umbria e il Lazio interno, si potranno osservare nevicate intorno agli 800 metri, mentre scendendo verso l’Abruzzo e il Molise, le precipitazioni nevose si manifesteranno tra i 900 e i 1000 metri.

Nelle aree più elevate della Campania interna, della Basilicata e nella parte settentrionale della Calabria, i fiocchi cadranno sopra i 1000 metri, ma nelle ore più fredde della sera potrebbero raggiungere anche quote più basse, portando un quadro meteo fortemente invernale in piena primavera.

 

Adriatico nella morsa dell’instabilità: temporali e grandine in agguato

Le regioni bagnate dal Mar Adriatico sono tra le più colpite da questa intensa perturbazione meteo. Le correnti nordorientali, fredde e sature di umidità, alimentano una vasta area di maltempo, che si manifesta con piogge intense, temporali improvvisi e grandinate soprattutto su Marche, Abruzzo e Puglia settentrionale.

La combinazione tra il crollo termico e le precipitazioni abbondanti genera scenari tipici dell’inverno, in particolare durante la notte, quando le temperature scendono ulteriormente sotto l’azione dei venti tesi.

 

Raffiche di vento fino a 100 km/h: freddo amplificato dal grecale

Un altro fattore dominante in questa fase meteo è rappresentato dal vento forte, in particolare il grecale, che sta già spazzando le regioni centrali e adriatiche. Le raffiche, secondo le stime attuali, potranno toccare i 100 km/h sulle coste marchigiane, abruzzesi e nelle valli appenniniche più esposte.

Questa intensità di vento produce un sensibile effetto wind chill, ovvero la temperatura percepita, che sarà anche di 5 o 6 gradi più bassa rispetto a quella reale registrata dai termometri. In assenza di sole, la sensazione di gelo sarà particolarmente marcata, soprattutto al primo mattino e dopo il tramonto.

 

Meteo della settimana: gelo fino a Giovedì, poi possibile miglioramento

Tra martedì 1 e giovedì 3 Aprile, si prevede una delle ultime fiammate dell’inverno 2024-2025, con temperature minime sottozero nelle pianure del Nord Italia, in particolare tra Piemonte, Lombardia orientale e Veneto. La presenza di cieli sereni notturni favorirà la dispersione del calore accumulato durante il giorno, portando alla formazione di gelate tardive, anche nei fondovalle.

Durante le ore diurne, grazie al sole più alto sull’orizzonte, le temperature massime potrebbero comunque risalire fino a 16-18 gradi, dando l’illusione di un clima più mite, ma solo temporaneamente.

A partire da venerdì 4 Aprile, secondo alcune elaborazioni meteo, un cambio di circolazione atmosferica potrebbe favorire l’avanzata dell’anticiclone delle Azzorre. Questa figura barica stabilizzante, risalendo dalle Canarie verso l’Europa centrale, dovrebbe garantire giornate soleggiate e un generale aumento termico, in particolare nei valori massimi.

 

Possibili nuovi scossoni meteo: Primavera ancora incerta

Nonostante l’apparente miglioramento, diversi modelli meteorologici a medio termine mantengono aperta la possibilità di un ulteriore affondo freddo entro la prima metà di Aprile. Come dimostra la storia climatica recente, il mese di Aprile può ancora riservare colpi di scena invernali, anche a ridosso della seconda settimana.

In un contesto di estrema variabilità meteo, tipico delle stagioni di transizione, è essenziale continuare a seguire gli aggiornamenti meteorologici, con un occhio attento soprattutto per chi vive in zone agricole o soggette a fenomeni meteorologici estremi. La stagione fredda, pur essendo tecnicamente conclusa, potrebbe ancora sorprendere.

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