L’Italia ha fronteggiato un repentino cambiamento meteo, caratterizzato da un ritorno a condizioni termiche pienamente invernali. Per circa 48 ore c’è stata di una corrente fredda artica continentale, la quale ha portato un crollo termico vertiginoso. Ma ora cambia ancora tutto.
Il quadro generale, con un nuovo Anticiclone e quindi dominato da una relativa stabilità atmosferica, sembra destinato a perdurare fino a Sabato 12, con giornate prevalentemente soleggiate o poco nuvolose lungo quasi tutto il territorio nazionale.
Cambio radicale da Domenica 13
Con l’arrivo di Domenica 13, il contesto meteo subirà una svolta significativa. L’attuale situazione di Alta Pressione, che sta garantendo cieli sereni e clima secco, verrà progressivamente scalzata da correnti atlantiche, segnando l’inizio di una fase perturbata a livello europeo.
Questa modifica dello scenario sinottico vedrà la ritirata dell’Anticiclone e il ritorno delle perturbazioni atlantiche, le quali inizieranno a impattare prima sulle regioni settentrionali e sul versante tirrenico centrale, per poi estendersi gradualmente anche al resto del Paese.
Piogge diffuse e vento di Scirocco: instabilità in intensificazione
Il primo fronte perturbato, atteso tra il 13 e il 14 Aprile, potrebbe dar luogo a piogge abbondanti e, in alcuni casi, localmente intense, con accumuli consistenti soprattutto su Liguria, Lombardia, Emilia-Romagna e lungo il Lazio e la Toscana.
Al Sud Italia, invece, si attiverà una ventilazione sostenuta di Scirocco, che oltre a spingere verso l’alto le temperature, potrebbe generare un significativo scarto termico positivo rispetto alla media climatologica, con valori superiori anche di oltre 10°C. In Sicilia e Calabria, ad esempio, si potrebbero toccare punte di 30°C, un’anomalia rilevante per metà Aprile.
Contrasti termici forti e rischio di temporali violenti
Il conflitto tra masse d’aria di natura diversa – fredda e instabile al Nord, calda e umida al Sud – potrebbe favorire la nascita di forti contrasti meteo, capaci di innescare fenomeni temporaleschi di forte intensità. Questi temporali potrebbero manifestarsi con scariche elettriche frequenti, forti raffiche di vento, grandinate improvvise e localizzati nubifragi, specie nelle aree pedemontane del Nord, lungo l’Appennino centrale e su parte della Sardegna.
Fase dinamica nella seconda metà del mese
Proseguendo nella seconda decade del mese, le correnti perturbate atlantiche continueranno a interessare l’Europa occidentale e il Mediterraneo centrale, mantenendo una circolazione ciclonica attiva sullo scenario italiano.
Nel Nord Italia, questa situazione sarà associata a un meteo instabile e spesso perturbato, con rovesci temporaleschi frequenti, rischio di grandinate e possibili allagamenti, in particolare nelle zone urbane e nei bacini fluviali soggetti a esondazioni.
Nel contempo, le regioni meridionali e le isole maggiori continueranno a essere influenzate da venti meridionali, come il Libeccio e lo Scirocco, che manterranno un clima molto mite, con temperature più simili a quelle tipiche dell’Estate che della Primavera.
Maltempo severo tra il 15 e il 18
Un periodo che si preannuncia particolarmente critico potrebbe situarsi tra Martedì 15 e Venerdì 18 Aprile, quando l’instabilità meteo potrebbe intensificarsi in maniera evidente su vaste aree del Paese. Le regioni del Nord-Ovest, il medio-alto versante tirrenico e la Sardegna occidentale saranno le zone più vulnerabili, con possibili temporali organizzati, venti forti di Scirocco e un elevato rischio idrogeologico.
In queste aree, le condizioni meteo potrebbero assumere caratteristiche tipiche di un evento di maltempo estremo, con accumuli di pioggia significativi in poche ore, tali da provocare smottamenti, esondazioni di piccoli torrenti e difficoltà nella circolazione stradale.
Primavera irrequieta fino a fine mese
Le proiezioni meteo a medio e lungo termine non indicano, almeno per ora, un ritorno duraturo dell’Alta Pressione, lasciando spazio a un aprile instabile, variabile e ricco di colpi di scena meteorologici. Il Nord Italia potrebbe restare sotto l’influsso di saccature cicloniche e perturbazioni oceaniche, con piogge a intermittenza, frequenti temporali primaverili e temperature altalenanti. Il Centro-Sud, invece, vivrà un’alternanza tra giornate calde e soleggiate, interrotte da episodi piovosi rapidi ma intensi.
Anche la Sicilia e la Sardegna potrebbero registrare episodi di maltempo localizzato, legati all’interazione tra venti meridionali e aria più fresca in quota, con possibilità di forti raffiche di vento e mareggiate lungo le coste esposte.
Venti intensi e mari agitati: attenzione alle coste tirreniche
Una delle componenti più rilevanti di questo scenario meteo è rappresentata dai venti forti, soprattutto quelli di Scirocco, attivi su tutto il versante tirrenico, dalle coste laziali fino al Salento, e anche lungo i litorali di Sicilia sud-orientale e Calabria ionica.
Questi venti potrebbero provocare mareggiate importanti, con onde alte e problemi per la navigazione marittima. Anche i mari interni, come il Mar Ligure e l’Adriatico settentrionale, potrebbero risultare agitati, con ripercussioni su traghetti e traffico merci.
Una Primavera dalle mille sfaccettature
Il quadro meteorologico che si sta delineando per questo mese di Aprile 2025 mostra una Primavera imprevedibile, governata da forti sbalzi termici e rapidi cambiamenti. I modelli previsionali confermano un andamento irregolare, dove il ritorno a condizioni stabili sembra essere sempre più rimandato.
Le ondate di freddo alternate a fiammate calde generano una notevole variabilità climatica, che si riflette in giornate dal sapore estivo, seguite da crolli termici improvvisi e nuove piogge. Le regioni settentrionali e parte del Centro Italia vivranno con maggiore frequenza gli effetti di queste dinamiche perturbate, mentre al Sud la presenza di venti caldi da sud-est favorirà spesso un meteo più mite, ma comunque soggetto a brevi fasi di instabilità.
