Stavolta vi sarà un discreto apporto d’aria fredda di matrice polare marittima, ragion per cui le temperature si manterranno piuttosto fresche, a tratti fredde, comunque più vicine al termine dell’Inverno che non all’inizio della Primavera. Oltre all’aspetto termico, certamente rilevante, dovremo focalizzare l’obbiettivo sulle precipitazioni.
Precipitazioni che, ancora una volta, potrebbero risultare particolarmente intense. Certamente non vi sarà sfuggito un elemento importante, ovvero la crescente instabilità atmosferica degli ultimi giorni. Instabilità significa alta probabilità di sviluppo di celle temporalesche diurne, alle quali spesso e volentieri fanno seguito potenti nubifragi e altrettante grandinate.
Trattasi di fenomeni atmosferici tipicamente primaverili, pertanto non c’è nulla di cui stupirsi se non dell’intensità dei nubifragi verificatisi su alcune regioni del Centro Sud. Nubifragi che, giusto rimarcarlo, potranno ripresentarsi nel corso del weekend ed anche stavolta dovrebbero concentrarsi maggiormente nelle regioni Centro Meridionali e tra le due Isole Maggiori.
Tuttavia in un primo momento non è da escludere un parziale coinvolgimento della Val Padana, mentre sull’area alpina – specie settori di confine – si rivedranno copiose nevicate.
In sintesi sarà un weekend fortemente incerto, durante il quale non mancherà qualche sprazzo di sole localmente persistente e prevalente, ma nel complesso avremo tante nubi, molte piogge, come detto temporali, qualche grandinata e qualche nubifragio. A chi si domanda se cambierà qualcosa nella prima settimana di Aprile rispondiamo no, o almeno non subito.
Difatti i centri di calcolo internazionali confermano lo scivolamento di una massa d’aria fredda dal Circolo Polare Artico in direzione dell’Europa centro orientale e in virtù del posizionamento anticiclonico sui settori occidentali del Vecchio Continente un nucleo freddo importante dovrebbe riuscire a insinuarsi sul Mediterraneo centrale.
Significa ovviamente coinvolgimento delle nostre regioni, significa rinvigorimento dell’instabilità atmosferica ma significa anche crollo termico al punto che localmente potrebbero verificarsi addirittura delle nevicate a bassa quota. Quote che verranno discusse tra qualche giorno, anche perché in questo periodo dell’anno i fenomeni meteo climatici dettati da tardive irruzioni artiche possono riservare sorprese davvero incredibili.
