Le condizioni meteo che stanno interessando la nostra penisola continuano a riservare sorprese, e l’interrogativo principale rimane sempre lo stesso: quando finirà davvero questa lunga fase di maltempo? Le perturbazioni atlantiche, instancabili e insistenti, non sembrano intenzionate a lasciare spazio alla stabilità, e stanno influenzando in modo significativo l’andamento stagionale di questa prima parte di primavera, portando con sé piogge, temporali e un contesto climatico molto distante dalle medie del periodo.
Un nuovo impulso perturbato, in arrivo nelle prossime ore, si appresta a colpire in particolare il Centro-Sud Italia, con effetti più marcati tra la sera di lunedì e le primissime ore di martedì. Si tratterà, questa volta, di una perturbazione con origini artiche, portatrice di aria fredda, soprattutto nei livelli più alti dell’atmosfera. Questo elemento differenzierà in modo sostanziale la nuova fase di maltempo rispetto alle precedenti, soprattutto sul fronte termico. Le temperature subiranno una brusca flessione, scendendo di almeno 5 °C, facendo percepire nuovamente un clima invernale.
Nonostante l’impatto, questa ondata sarà di breve durata. Già a partire dal 2 aprile, si profila un sensibile miglioramento meteo su numerose regioni. Il giorno successivo, 3 aprile, potrebbe sancire il ritorno di un campo di alta pressione su buona parte dell’Italia, interrompendo temporaneamente il flusso perturbato proveniente dal Nord Atlantico. Questa parentesi di stabilità porterà a un rapido ritorno del Sole e a condizioni meteo più gradevoli su tutta la penisola. Le temperature, di conseguenza, tenderanno ad aumentare sensibilmente, con valori che localmente potranno superare i 18 °C o addirittura raggiungere i 20 °C, soprattutto nelle zone più interne e riparate.
Ma la dinamicità dell’attuale quadro meteo non sembra voler cedere il passo a una vera tregua. Proprio quando sembrerà possibile assaporare un clima più mite e primaverile, verso il fine settimana del 6-7 aprile, si profila un nuovo scenario. Le ultime proiezioni dei modelli matematici mettono in evidenza un possibile colpo di scena: il ritorno di masse d’aria gelide provenienti da Est, inizialmente dirette verso i Balcani ma pronte a coinvolgere anche il nostro Paese.
L’arrivo di questi venti freddi orientali potrebbe determinare un nuovo, deciso abbassamento delle temperature su tutto lo Stivale, riportando condizioni meteo instabili e anche la possibilità di precipitazioni sparse. In uno scenario simile, non si esclude il ritorno della neve, in particolare sui rilievi dell’Appennino e delle Alpi. Tuttavia, è ancora prematuro fare previsioni dettagliate sulle quote neve o sulla possibilità di fiocchi a bassa quota.
Nei prossimi aggiornamenti meteo si cercherà di chiarire l’effettiva portata di questa possibile ondata di freddo tardiva, che potrebbe rappresentare uno degli ultimi colpi di coda dell’inverno in una primavera che tarda ad affermarsi con decisione.
