
(METEOGIORNALE.IT) Il modello matematico meteo americano GFS prospetterebbe quello che mai si era visto in una previsione dell’inverno 2024-25: una nevicata di straordinaria entità nel settore di Nord Ovest dell’Italia, sino a sfiorare Milano, ricoprendo città come Torino, Alessandria, Novara, Cuneo, Aosta di neve, e con accumuli considerevoli, si parla di decine di centimetri.
ATTENZIONE, sono previsioni da confermare, ora come ora l’affidabilità di questa previsione è sotto il 10%.
Mi domando come mai modelli numerici così sofisticati, che costano milioni di euro ogni run di previsione, non siano in grado di moderare certi eccessi atmosferici, oppure dobbiamo crederci che nevicherà e organizzarci? Si tratta di una previsione meteorologica a circa due settimane di validità, ben sappiamo che sono elaborazioni tutte da rielaborare, ma un simile eccesso in questi anni in cui primeggia l’ottimizzazione dei prodotti anche meteorologici dell’intelligenza artificiale, una proiezione così estrema non ce l’aspettavamo.
Qui si arriva alla beffa. La beffa non tanto da parte di GFS che evidentemente ha dei parametri previsionali che ritiene attendibili; infatti, arriverebbe in Italia aria di estrazione polare continentale, ci sarebbe, strano, ma vero, una bassa pressione nel punto esatto per portare pioggia e poi un nevone nel Nord Ovest. Sono occasioni ormai divenute rare, eppure il modello matematico la prospetta.
Ok, lo ripeto, sono previsioni a lunghissimo termine, ma gli automatismi delle previsioni percepiscono i dati atmosferici di questo modello matematico, e quelli che offrono servizi premium nelle varie APP METEO americane, oggi prospettano una nevicata di tutto rispetto.
Il meteo europeo si prepara a un nuovo impulso invernale nel cuore della primavera. Secondo gli ultimi aggiornamenti provenienti dal modello GFS (Global Forecast System), elaborato il 25 Marzo 2025 e con proiezione fino al 10 Aprile 2025, è atteso un consistente ritorno della neve su ampie zone del continente, coinvolgendo anche parte dell’Italia.
La mappa allegata, mostra con chiarezza le aree dove l’accumulo nevoso potrebbe raggiungere valori significativi, superando anche i 100 centimetri in alcune zone montane.
Neve abbondante sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale
Il settore alpino si conferma ancora una volta protagonista della scena meteo con rilevanti accumuli nevosi previsti tra Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Le Alpi occidentali sembrano essere le più coinvolte, con valori che localmente superano i 70-90 cm e picchi oltre il metro sulle creste di confine. Anche l’Appennino settentrionale, in particolare tra Emilia-Romagna e Toscana, vedrà il ritorno della neve sopra i 1200 metri, con accumuli tra i 10 e 40 centimetri.
L’aria fredda in discesa da nord porterà un deciso calo delle temperature, favorendo il ritorno delle condizioni invernali anche alle medie quote, soprattutto durante le ore notturne. Il meteo sarà particolarmente instabile e soggetto a rapide variazioni.
Europa centrale e orientale imbiancata
Lo scenario meteo si fa ancora più eclatante spostandosi verso l’Europa centrale e orientale. Le aree interessate da nevicate abbondanti comprendono Austria, Svizzera, Germania meridionale, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Ucraina e Romania. In queste zone, il colore fucsia intenso sulla mappa segnala quantitativi di neve tra i 100 e i 150 cm, in particolare lungo i rilievi carpatici e nei pressi dei Monti Tatra.
Si tratta di un’anomalia meteo rilevante per il periodo, considerando che siamo ormai prossimi alla metà di Aprile, mese in cui normalmente si assiste al definitivo ritiro del manto nevoso.
Neve anche su Balcani e Pirenei
Un altro fronte meteo rilevante è rappresentato dalla situazione nei Balcani, dove i rilievi di Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Kosovo e Macedonia del Nord saranno coinvolti da copiose nevicate. Anche in queste zone, gli accumuli potranno superare localmente i 60-80 centimetri, specie nelle aree montuose oltre i 1500 metri.
Un dettaglio curioso riguarda i Pirenei, dove si evidenzia una lingua color porpora sul confine tra Spagna e Francia, che segnala la possibilità di abbondanti nevicate superiori ai 60 cm, un evento piuttosto raro in questa fase della stagione.
Anomalie termiche e ritorno dell’inverno
Le dinamiche meteo che stanno favorendo questo ritorno dell’inverno a fine Marzo e inizio Aprile sono legate a una persistente ondulazione del getto polare, che permette la discesa di masse d’aria fredda dalla Scandinavia e dalla Russia europea. Questi impulsi gelidi, incontrando umidità atlantica o mediterranea, danno origine a perturbazioni nevose su larga scala.
Meteo instabile anche nel Mediterraneo
Nonostante la neve sia concentrata soprattutto sull’Europa continentale, anche il bacino del Mar Mediterraneo sarà interessato da condizioni meteo perturbate, con piogge frequenti e temporali, in particolare tra Liguria, Toscana, Lazio e Campania. In queste aree, sebbene la quota neve rimanga più elevata, non si esclude la comparsa di fiocchi oltre i 1300-1500 metri in caso di rovesci intensi.
Situazione analoga anche per la Corsica e la Sardegna orientale, dove è previsto un incremento dell’instabilità atmosferica con possibilità di fenomeni intensi e temporanei.
ATTENZIONE, sono previsioni da confermare, ora come ora l’affidabilità di questa previsione è sotto il 10%.
