Il meteo sta per subire una svolta significativa, con un cambiamento nell’assetto barico che potrebbe aprire le porte a correnti fredde provenienti dall’Europa orientale. Questo scenario potrebbe avere effetti importanti soprattutto sul Nord Italia, dove la possibilità di vedere neve fino in pianura diventa sempre più concreta. Tuttavia, restano ancora delle incognite sulla reale portata di questa irruzione gelida e sulla quota esatta a cui potrebbero verificarsi le precipitazioni nevose.
I modelli previsionali stanno delineando un quadro molto variegato. Alcuni scenari indicano un’irruzione fredda significativa già a partire da venerdì 7 febbraio, con il coinvolgimento di gran parte dell’Europa e un conseguente raffreddamento anche in Italia. Altri, invece, ridimensionano questa ipotesi, suggerendo che l’aria gelida possa rimanere confinata principalmente al Centro Europa, con effetti solo marginali sulla nostra penisola.
Nevicate in pianura? Il Nord Italia resta in bilico
Un aspetto che sembra certo è l’interruzione del flusso mite atlantico a partire da giovedì 6 febbraio, con temperature in calo e condizioni atmosferiche più vicine alla media stagionale. Per il Nord Italia, questo potrebbe significare un abbassamento termico anche inferiore alle medie di riferimento, con il rischio di precipitazioni a carattere nevoso.
Tuttavia, i modelli mostrano ancora discrepanze sulle reali possibilità di nevicate in pianura. Lo scenario più probabile, al momento, suggerisce che i fiocchi bianchi possano cadere a partire dai 300-500 metri, con fenomeni più deboli in pianura.
D’altra parte, alcune proiezioni più estreme indicano la possibilità di un’irruzione fredda più incisiva, capace di portare nevicate fino in pianura, soprattutto sulle aree occidentali del Nord. Questo scenario è meno condiviso, ma non del tutto da escludere, considerando la complessa evoluzione della circolazione atmosferica.
Temperature in forte calo: il freddo si farà sentire
Anche gli altri modelli di previsione non escludono un ingresso più marcato dell’aria gelida, con temperature vicine agli zero gradi in pianura, scendendo ulteriormente nelle vallate alpine e nelle campagne più esposte. Questo potrebbe favorire la comparsa di neve a quote molto basse, specialmente nelle zone riparate dai venti più miti.
Se il raffreddamento dovesse risultare più intenso del previsto, le precipitazioni potrebbero trasformarsi in neve fin sulle città della Pianura Padana, con accumuli modesti ma sufficienti a creare paesaggi invernali tipici del mese di febbraio.
L’Europa sotto il gelo, l’Italia ancora in bilico
Mentre il resto dell’Europa si prepara a un’ondata di freddo più decisa, l’Italia rimane in bilico tra un raffreddamento moderato e un’irruzione polare più severa.
Ciò che appare ormai certo è che febbraio potrebbe ancora riservare sorprese invernali, con un’ultima occasione per vedere la neve nelle zone più basse del nostro Paese. Il meteo si prepara dunque a un finale di stagione potenzialmente spettacolare, con scenari ancora tutti da confermare.
