Le condizioni meteo nelle regioni del Meridione stanno vivendo un’evoluzione decisamente movimentata, con piogge intense che si estenderanno dalle aree costiere fino alle zone di media montagna, accompagnate da nevicate abbondanti sulle alture di Sicilia e Sardegna. Questa situazione si sta sviluppando in un contesto di instabilità atmosferica che continuerà a interessare queste aree nei prossimi giorni.
Quali sono le cause della situazione?
Mentre il Centro-Nord Italia è dominato da un imponente Anticiclone, che garantisce condizioni di assoluta stabilità atmosferica con cieli sereni e temperature basse dovute all’inversione termica, la situazione è molto diversa nel Sud Italia e sulle Isole Maggiori. Qui, una vasta e profonda depressione in quota, meglio conosciuta come “goccia fredda”, sta influenzando pesantemente il meteo, portando fenomeni estremi che si protrarranno almeno fino a Lunedì 20 Gennaio.
Le aree maggiormente coinvolte da questa ondata di maltempo saranno la Calabria ionica, la Sicilia Orientale – con particolare intensità nel Catanese – e la Sardegna Orientale. Questi territori si troveranno sotto il tiro di temporali violenti e piogge persistenti, che potrebbero causare disagi significativi.
Cambiamenti nella quota neve: una variabilità estrema
Le condizioni termiche influenzeranno notevolmente la quota neve, che mostrerà variazioni significative nei prossimi giorni. Attualmente, l’aria mite in risalita sta portando la quota delle nevicate dai 1100-1300 metri di Giovedì 16 Gennaio fino ai 1800-2000 metri nella giornata di Venerdì 17 Gennaio. Tuttavia, da Sabato 18 Gennaio, un fronte freddo proveniente dall’Algeria farà nuovamente calare la quota neve, che potrebbe raggiungere i 1200 metri, soprattutto in Sicilia.
Nevicata storica attesa sull’Etna
Tutte le condizioni sembrano favorire l’arrivo di una nevicata eccezionale, destinata a lasciare il segno. L’Etna, con la sua imponente altezza, sarà uno dei principali protagonisti di questo evento meteorologico. Sopra i 2000-2200 metri, si prevede che entro Lunedì 20 Gennaio possano accumularsi ben tre metri di neve fresca, o persino di più. La giornata di Venerdì 17 Gennaio è stata la più significativa, con accumuli che potrebbero raggiungere i due metri in sole 24 ore, alimentati da temporali nevosi di forte intensità.
Al di sotto dei 2000 metri, la situazione sarà più variabile, con alcune fasi di pioggia mista a neve. Tuttavia, sull’Etna e sull’Appennino Calabro, a quote superiori ai 1800 metri, è atteso un accumulo di uno o uno e mezzo metri di neve fresca, mentre tra i 1500 e i 1800 metri, le precipitazioni potrebbero lasciare sul terreno circa mezzo metro di neve, seguito da intense piogge che potrebbero limitarne la durata.
Sardegna e Calabria: scenari diversi, ma ugualmente estremi
Anche la Sardegna Orientale sarà pesantemente colpita dalle condizioni meteo avverse. Qui, oltre ai temporali intensi, ci saranno accumuli significativi di pioggia che potrebbero causare disagi alle infrastrutture e alle attività locali. Nelle zone montuose come il Gennargentu, le nevicate si concentreranno soprattutto oltre i 1500 metri, con possibilità di accumuli abbondanti.
In Calabria, il maltempo si concentrerà sulla fascia ionica, dove i fenomeni saranno particolarmente intensi. Le aree montane dell’Aspromonte e della Sila vedranno nevicate significative, con accumuli importanti sopra i 1600 metri.
Un Sud Italia diviso tra freddo e perturbazioni
La divisione meteorologica tra il Centro-Nord Italia, protetto dall’Anticiclone, e il Sud Italia, flagellato dalle perturbazioni, è evidente. In Pianura Padana, il fenomeno dell’inversione termica mantiene temperature rigide, nonostante l’assenza di nebbie. Nel frattempo, al Sud, le temperature più elevate legate alla risalita di aria mite contribuiscono a un quadro meteo estremamente dinamico, in cui piogge e nevicate si alternano con grande rapidità.
