L’inverno potrebbe tornare a mostrare il suo volto più rigido nel mese di febbraio, un periodo storicamente noto, dal punto di vista meteo, per aver portato alcune delle ondate di freddo più intense sulla nostra Penisola.
Tra i più celebri episodi di gelo e neve che hanno interessato l’Italia, si ricordano gli eventi del 1929, 1956 e 1991, fino ad arrivare al più recente 2012, tutti caratterizzati da irruzioni fredde eccezionali, capaci di portare nevicate fino nelle pianure del Centro-Sud e sulle coste del Mediterraneo, inclusa Roma.
Febbraio e il rischio di un’irruzione fredda da est
Negli ultimi decenni, gli inverni italiani sono diventati progressivamente più miti, ma i dati climatici mostrano che il mese di febbraio conserva ancora una certa imprevedibilità. Le attuali proiezioni modellistiche indicano infatti la possibilità di un raffreddamento significativo, alimentato da una massa d’aria fredda proveniente dall’Europa orientale.
Uno degli elementi chiave di questo possibile cambio di scenario è la riduzione della forza delle correnti occidentali, fenomeno che si verifica generalmente tra la prima e la seconda decade di febbraio. Questo indebolimento apre la strada a correnti fredde continentali, capaci di scivolare verso il Mediterraneo centrale senza particolari ostacoli orografici.
Freddo e depressione sul Meridione: quale impatto sull’Italia?
Se questa dinamica dovesse concretizzarsi, il raffreddamento partirebbe già da lunedì 3 febbraio, con la possibile formazione di una depressione sul Sud Italia. Questo vortice ciclonico potrebbe agire da catalizzatore, favorendo il richiamo di aria artico-continentale e portando un drastico calo delle temperature.
Tuttavia, al momento si prevede che la massa d’aria in arrivo non sarà estremamente gelida. Negli ultimi giorni, infatti, un’intensa mitezza atlantica ha invaso l’Europa, portando valori tipici della primavera. Questo potrebbe limitare l’intensità del raffreddamento, rendendo più difficile il consolidamento di un vero e proprio scenario gelido.
Neve su Roma? L’incertezza delle previsioni
Nonostante il graduale calo termico previsto nei prossimi giorni, resta ancora incerta la possibilità che la neve possa spingersi fino a Roma.
I modelli meteorologici spesso sottostimano la reale capacità delle correnti fredde continentali di imporsi sulle masse d’aria miti. Non sarebbe la prima volta che, inizialmente, le previsioni tendono a minimizzare l’irruzione fredda, salvo poi rettificare all’ultimo momento.
In passato, episodi simili hanno portato nevicate inaspettate fino a bassa quota, coinvolgendo anche la Capitale, con accumuli che hanno sorpreso persino i meteorologi.
Febbraio sarà davvero l’ultimo atto dell’inverno?
Il mese di febbraio è noto per la sua imprevedibilità, e gli attuali segnali suggeriscono che l’inverno potrebbe ancora riservare sorprese.
Se le proiezioni attuali venissero confermate, l’Italia potrebbe vivere un periodo di freddo moderato, con temperature in linea con la stagione invernale, ma senza eccessi. Tuttavia, il potenziale per un evento meteo più intenso resta una possibilità concreta.
