Siamo immersi in una fase meteo anomala per la seconda metà di Gennaio. Questo periodo, solitamente caratterizzato da freddo intenso e stabilità grazie all’Alta Pressione, è ora dominato dalla presenza di un ciclone mediterraneo, un evento raro e significativo per questa stagione.
Miglioramento al Sud, peggioramento al Nord
Da Lunedì 20 c’è stato un lieve miglioramento delle condizioni atmosferiche al Meridione, mentre è peggiorato molto al Settentrione. Il movimento del sistema depressionario verso nord indebolirà il promontorio di Alta Pressione situato sulla Penisola Iberica, consentendo all’attività ciclonica nord-atlantica di riprendere vigore.
Questa configurazione favorirà la formazione di nuovi sistemi perturbati che colpiranno prima l’Europa occidentale e successivamente il Mediterraneo centrale. La combinazione tra una vasta area di bassa pressione e l’instabilità ciclonica nord-atlantica sarà cruciale per determinare il quadro meteorologico della settimana successiva.
Un fine settimana da lupi
Nel corso del fine settimana, si attende l’arrivo di un fronte perturbato dal Nord Atlantico, con la possibilità di un rapido approfondimento ciclonico nel Mar Tirreno. Questa configurazione potrebbe portare a un peggioramento marcato nelle regioni occidentali italiane, con piogge abbondanti e nevicate sui rilievi montuosi, in particolare tra l’Appennino e le Alpi meridionali. Le regioni più colpite saranno Liguria, Piemonte, Lombardia e Triveneto. Un po’ la Toscana e Lazio, poco in Emilia, poco o nulla altrove.
Non si esclude che un ulteriore impulso perturbato possa verificarsi nell’ultima settimana di Gennaio, prolungando una fase di instabilità meteorologica. Questo scenario potrebbe comportare un’alternanza tra precipitazioni diffuse e brevi periodi di tregua.
Incertezze, ma la pioggia sarà tanta al Nord
Le proiezioni dei modelli meteorologici attuali mostrano significative differenze per le previsioni a lungo termine. Alcuni modelli indicano un possibile rafforzamento dell’Anticiclone africano, con temperature superiori alla media stagionale e una momentanea interruzione dell’inverno. Altri modelli, invece, suggeriscono il ritorno di masse d’aria fredda di origine artica, che potrebbero riportare condizioni gelide e nevose su gran parte del territorio italiano.
Un elemento chiave sarà rappresentato dal comportamento del Vortice Polare, un fattore determinante nella circolazione atmosferica globale. Attualmente, le sue oscillazioni rendono difficile prevedere con certezza gli scenari futuri. Questa variabilità evidenzia la complessità e l’imprevedibilità che caratterizzano l’inverno.
Nevicate diffuse solo sulle Alpi, mite altrove
Le condizioni meteorologiche di Gennaio rimangono estremamente variabili, con scenari che spaziano da nevicate diffuse a piogge persistenti, oppure a una pausa temporanea dell’inverno sotto l’influenza di correnti più miti. L’Italia si trova in equilibrio tra l’influenza dell’Atlantico, le incursioni fredde artiche e la possibile espansione dell’Anticiclone africano, rendendo l’instabilità atmosferica il vero elemento meteo dominante di questo mese.
