Dopo un inizio d’anno caratterizzato da condizioni meteo stabili e temperature superiori alla media, l’Inverno si prepara a tornare protagonista con un’improvvisa svolta meteorologica. Tra la fine di questa settimana e l’inizio della prossima, l’arrivo di aria fredda artica sconvolgerà il quadro atmosferico, portando neve fino a basse quote e un drastico calo delle temperature.
La prima ondata di freddo del 2025
Un’importante svolta nella circolazione atmosferica è alle porte. Il freddo artico, finora confinato a nord delle Alpi, si farà strada verso l’Europa meridionale grazie a una configurazione sinottica favorevole. La rimonta dell’anticiclone atlantico verso le Isole Britanniche e il Mare del Nord aprirà la strada a un afflusso di aria gelida verso l’Italia, attraverso la Valle del Rodano e, in misura più intensa, la Porta della Bora.
Questa dinamica darà origine a un vortice ciclonico sui mari italiani, con centro probabilmente localizzato sul Tirreno. Tale configurazione intensificherà il maltempo, favorendo precipitazioni nevose che interesseranno ampie aree del Centro e del Sud, con episodi significativi lungo il versante adriatico.
Le regioni più colpite e l’arrivo della neve
Le regioni settentrionali saranno in parte protette dall’Arco Alpino, che limiterà l’ingresso diretto dell’aria fredda. Tuttavia, nevicate interesseranno le zone di confine e i versanti esteri delle Alpi, fino ai fondovalle. Al Centro e al Sud, invece, l’irruzione fredda avrà effetti più marcati, con neve a basse quote e temperature rigide.
La Romagna, le Marche e l’Abruzzo saranno tra le zone più esposte, con nevicate che potrebbero raggiungere le quote collinari. Anche il Basso Piemonte potrebbe vedere fiocchi di neve, sebbene qui i fenomeni saranno meno diffusi e legati a effetti locali di stau provocati dai venti orientali. Sul resto del Sud, la neve potrebbe imbiancare le alture di Calabria e Sicilia, mentre le coste adriatiche affronteranno piogge intense e un clima particolarmente freddo.
Temperature in picchiata e venti freddi
L’irruzione dell’aria artica porterà un crollo delle temperature, con valori che scenderanno sensibilmente sotto la media stagionale. L’effetto sarà amplificato dai venti forti di Bora e Grecale, che acuiranno la sensazione di freddo, rendendo l’aria pungente anche nelle zone meno interessate dalle precipitazioni.
Nonostante l’impatto significativo, questa ondata di freddo dovrebbe essere di breve durata. Già a partire da metà della prossima settimana, si intravedono segnali di un graduale rialzo delle temperature, con un possibile ritorno a condizioni più stabili. Tuttavia, fino a quel momento, l’Inverno si mostrerà in tutta la sua forza, riportando scenari da cartolina in molte aree del Paese.
Gli occhi sono puntati sulla terza decade di Gennaio, quando freddo, gelo e neve potrebbero diventare protagonisti sull’Italia, grazie all’avvicinamento dell’anticiclone siberiano in Europa e al contemporaneo rinforzo dell’anticiclone delle Azzorre sull’Atlantico e la Gran Bretagna. Questo connubio potrebbe favorire l’arrivo del gelo e della neve sul nostro Stivale.