Lo scenario meteorologico sul continente europeo sta subendo cambiamenti significativi, con dinamiche atmosferiche su larga scala che stanno influenzando anche il bacino del Mediterraneo.
Dopo un periodo dominato dall’anticiclone delle Azzorre, la circolazione atmosferica si è orientata verso i quadranti sud-occidentali, sotto l’influenza di un vasto vortice ciclonico situato nei pressi delle isole britanniche.
Questo sistema richiama masse d’aria umida e mite, che a più riprese trasportano fronti perturbati verso la Penisola. Già nel corso del weekend appena trascorso, uno di questi fronti ha raggiunto l’Italia, instaurando condizioni di forte instabilità che perdureranno anche all’inizio di questa settimana.
Fino a giovedì 9 gennaio, il maltempo interesserà soprattutto le regioni centro-settentrionali, dove si alterneranno momenti più asciutti a nuove fasi perturbate. Le correnti di Scirocco manterranno un clima relativamente mite al Sud e sulle isole maggiori, mentre il Nord e il Centro continueranno a risentire della variabilità atmosferica.
Questa massa d’aria, ricca di umidità raccolta dal passaggio sopra il mare, viene trasportata verso l’Italia, in particolare verso il Sud e le isole maggiori. Le correnti di Scirocco tendono a produrre un aumento delle temperature in queste aree, mantenendo un clima relativamente mite anche in inverno, soprattutto rispetto alle regioni settentrionali.
Il Sud e le isole maggiori, essendo più vicine alla sorgente di queste correnti, sperimentano temperature più alte rispetto alla media stagionale e un clima umido, spesso associato a piogge deboli o moderate. Questa situazione si verifica soprattutto in presenza di fronti perturbati che si muovono lentamente, permettendo alle correnti di Scirocco di prevalere per diversi giorni.
Al Centro e al Nord, invece, le correnti di Scirocco non riescono a esercitare lo stesso effetto mitigante perché incontrano ostacoli naturali come gli Appennini e le Alpi. Inoltre, in queste regioni, la variabilità atmosferica è amplificata dalla vicinanza delle masse d’aria più fredde provenienti da nord-ovest o da nord-est, che interagiscono con i fronti perturbati associati alla bassa pressione.
Questo scontro di masse d’aria provoca instabilità atmosferica, con fenomeni di pioggia più frequenti e localmente intensi.
Il risultato finale è un contrasto evidente tra il Sud e le isole, dove lo Scirocco garantisce un clima relativamente mite e stabile, e il Centro-Nord, dove l’interazione tra l’umidità trasportata dallo Scirocco e l’aria fredda in arrivo da nord genera maggiore instabilità. Tuttavia, le condizioni meteorologiche subiranno un drastico cambiamento a partire da venerdì 10 gennaio.
Con l’avvicinarsi del weekend, un promontorio anticiclonico si estenderà verso le regioni artiche, innescando la discesa di freddi venti di origine artica sul Mediterraneo. Questo afflusso gelido darà origine a un intenso vortice ciclonico sull’Italia, che, tra sabato 11 e domenica 12 gennaio, porterà una decisa ondata di maltempo.
Le temperature subiranno un calo significativo, inaugurando un contesto climatico rigido e tipicamente invernale. Le nevicate, favorite da queste condizioni, potrebbero raggiungere quote molto basse, interessando in particolare le zone adriatiche del Centro e gran parte del Sud.
Questo scenario meteorologico sembra destinato a perdurare, mantenendo un trend pienamente coerente con le caratteristiche del mese di gennaio. Si preannunciano dunque giornate difficili sul fronte climatico, e sarà essenziale prestare attenzione ai bollettini meteo e adottare le dovute precauzioni.
