I nostri approfondimenti meteo stanno trattando di un intenso ciclone che si scatena nel Meridione. Questo è un fenomeno meteorologico estremamente anomalo per il periodo che stiamo vivendo. Da un lato, evidenzia come l’estremizzazione del clima sia sotto gli occhi di tutti, mentre dall’altro di come questi fenomeni così violenti possano capitare davvero in qualunque stagione.
Se un tempo l’Inverno era garanzia di freddo neve a bassa quota e precipitazioni deboli o moderate, adesso non è più così e pensiamo che sia davvero evidente anche per i non addetti ai lavori. Facciamo comunque un breve resoconto di quello che ci aspetta nei prossimi giorni.
Effetti del ciclone: le regioni a rischio
Le proiezioni meteo indicano che i settori più colpiti saranno le coste orientali della Sicilia, in particolare le province di Catania, Siracusa e Messina, così come le zone meridionali della Sardegna e gran parte della Calabria ionica. In queste regioni si attendono accumuli pluviometrici significativi, con il rischio concreto di dissesti idrogeologici.
Anche i venti saranno protagonisti: le raffiche potrebbero superare i 90-100 km/h, causando disagi nei collegamenti marittimi e possibili interruzioni nei trasporti locali. L’Alta Pressione presente nel resto d’Europa non sarà sufficiente a impedire il movimento del ciclone verso il Mediterraneo centrale, confermando così la vulnerabilità dell’area a eventi di questo tipo.
48 ore delicatissime
Nelle prossime 48 ore, il ciclone dovrebbe raggiungere il suo massimo sviluppo, portando un’ondata di maltempo diffuso su gran parte del Meridione. Le regioni settentrionali rimarranno invece sotto l’influenza di un’area di Alta Pressione, con cieli sereni o poco nuvolosi e temperature relativamente miti per la stagione.
Al Sud, invece, le temperature oscilleranno tra i 6°C e i 12°C, con picchi di freddo percepito più intensi nelle zone esposte ai venti. La neve, limitata alle zone montuose oltre i 1.000-1.200 metri, rappresenterà un’ulteriore insidia per chi si trova nelle aree interne. Si rammenta di seguire le indicazioni della Protezione Civile di riferimento, l’unico Ente adibito ad emanare allarmi ufficiali.
Un campanello d’allarme!
Questo ciclone mediterraneo rappresenta l’ennesimo campanello d’allarme sullo stato attuale del nostro clima. Gennaio, un mese che dovrebbe essere dominato da freddo e neve, ci ricorda invece che le stagioni, come le conoscevamo, stanno cambiando in modo profondo e irreversibile. Le condizioni meteo estreme, un tempo appannaggio dell’Estate dell’Autunno, ora ci sono pure in pieno Inverno.
