E’ proprio il caso di dirlo: follia allo stato puro. Recentemente s’è scritto che il cambiamento climatico del Mediterraneo è palese, che ormai non ci si stupisce più di nulla, ma commentare un trend meteo climatico come quello che potrebbe realizzarsi nella seconda metà mensile fa un certo effetto.
Dato per assodato l’assalto ciclonico afro-artico-mediterraneo (sì, avete letto, avrà caratteristiche difficilmente riscontrabili in passato), siamo già proiettati all’ultima decade di Gennaio. Un’ultima decade che potrebbe realmente spalancare le porte a un ribaltone sinottico clamoroso.
Siamo sempre lì, concentrati sull’evoluzione del Vortice Polare. Si sta giocando una partita invernale incredibile, perché detto e scritto che il Vortice Polare sta cercando in tutti i modi di prendere il sopravvento dobbiamo evidentemente ribadire un altro concetto fondamentale: la troposfera.
Troposfera estremamente reattiva, troposfera che sta cercando in ogni modo di rispedire al mittente gli assalti provenienti dall’alto. Ci riuscirà? Beh, fino a questo momento possiamo tranquillamente affermare che ci sta riuscendo eccome, altrimenti ci saremmo già ritrovati sotto una cappa anticiclonica difficilmente scalfibile.
Invece no, al netto di qualche giornata mite e soleggiata, anche Gennaio si sta rivelando un mese decisamente dinamico. Un mese che ce la sta mettendo davvero tutta per lasciare il segno. Abbiamo ampiamente commentato l’irruzione artica, con effetti che seppur brevi si sono fatti comunque sentire.
A breve commenteremo altri effetti, quelli del ciclone mediterraneo invernale. Su quest’ultimo tema ci siamo ampiamente espressi e quindi vi rimandiamo agli approfondimenti in merito. Ma poi? Cosa dobbiamo aspettarci? C’è la possibilità che arrivi il gelo? Ebbene sì, nelle code modellistiche si scorgono interessantissimi movimenti barici.
Ad esempio la comparsa di Alte Pressioni ad alte latitudini, in Scandinavia per capirci. O persino la comparsa dell’Anticiclone Russo-Siberiano, altra struttura che qualora dovesse mettere il naso in Europa lascerebbe un marchio indelebile. Tutto porta a un solo risultato: il gelo.
Se poi colpirà l’Italia o meno si vedrà, quelli sono dettagli che al momento non possiamo prevedere. Quel che è certo è che stiamo andando incontro a un’evoluzione meteo climatica d’altri tempi, un’evoluzione meteo climatica che potrebbe far sì che l’Inverno 2024-2025 passi alla storia.
