Il meteo dei prossimi giorni sarà caratterizzato da un marcato dinamismo atmosferico su gran parte dell’Italia, con condizioni burrascose che includeranno piogge, nevicate e venti intensi. Il primo cambiamento significativo è stato osservato tra giovedì 19 e venerdì 20 dicembre, con l’arrivo di una perturbazione dai quadranti nord-occidentali. Tuttavia, sarà tra domenica 22 dicembre e lunedì 23 dicembre che una nuova tempesta colpirà il Paese, interessando in modo particolare il Centro-Sud e alcune aree del Nord Italia.
Il Nord Italia: tempesta di Favonio e bufere sui rilievi alpini
Al Nord Italia, il maltempo sarà limitato alle zone confinali alpine, con bufere di neve sui rilievi di Valle d’Aosta, Alto Piemonte, Alto Adige e sulla fascia settentrionale della Lombardia. Forti venti settentrionali accompagneranno queste condizioni, generando accumuli significativi di neve a quote montane e disagi legati alla scarsa visibilità e al gelo.
Altrove, sulla Val Padana, il tempo sarà caratterizzato dal favonio, un vento secco e caldo che spingerà via le nuvole, regalando cieli sereni ma con raffiche che potrebbero raggiungere anche i 100-120 km/h nelle aree esposte, specialmente tra laghi e rilievi. Queste raffiche intense avranno il potenziale di creare disagi, soprattutto nei settori della mobilità e delle infrastrutture.
Centro-Sud Italia: maltempo intenso e duraturo
A differenza del Nord, il Centro-Sud sarà teatro di una fase di maltempo molto intensa e prolungata. A partire da domenica sera, la perturbazione spinta da aria artico-marittima formerà un minimo depressionario sul versante adriatico, che poi si sposterà rapidamente verso il Sud, generando una serie di fenomeni avversi:
Piogge diffuse e temporali, specialmente lungo le coste adriatiche e tirreniche.
Nevicate abbondanti sui rilievi appenninici, a partire dai 500-700 metri nel Centro Italia, con possibili accumuli anche a quote più basse in condizioni locali favorevoli.
Mareggiate sulle coste esposte, in particolare lungo l’Adriatico e il Mar Ionio, dove le onde potranno superare i 4-5 metri a causa dei venti tempestosi provenienti da nord.
Questi venti, che soffieranno con intensità crescente dai quadranti settentrionali, renderanno particolarmente difficili le condizioni nei settori costieri e nelle aree montuose.
Perché il Nord è meno colpito?
La relativa stabilità al Nord Italia è dovuta alla presenza di un forte anticiclone sull’Oceano Atlantico, sbilanciato verso nord. Questo anticiclone impedisce alla perturbazione di penetrare profondamente nel Nord, costringendola a scivolare velocemente verso il Centro-Sud. La protezione fornita dall’Arco Alpino e il posizionamento dell’anticiclone riducono le precipitazioni nella Pianura Padana, lasciando spazio a un clima più stabile ma ventoso.
Impatti attesi
Nord Italia: maltempo confinato ai rilievi alpini, venti intensi di favonio e cielo sereno in pianura.
Centro Italia: piogge abbondanti, nevicate a quote medie e forti venti settentrionali.
Sud Italia: condizioni meteorologiche instabili con temporali intensi, mareggiate e neve sui rilievi.
Le condizioni meteorologiche si manterranno perturbate almeno fino alla sera della Vigilia di Natale, con possibili sviluppi ulteriori che potrebbero coinvolgere nuovamente il Centro-Sud anche dopo il 25 dicembre.
