Ogni volta che ci si trova sotto l’egemonia meteo dell’Alta Pressione, emerge sempre una domanda cruciale: quanto durerà questa fase? La risposta, ovviamente, non è mai immediata. Negli ultimi anni, però, prevedere le sue conseguenze è diventato più semplice. Con l’Alta Pressione, il meteo si stabilizza: cieli sereni, nebbie più o meno fitte, giornate miti e notti fredde.
Una presenza massiccia
Non si può ignorare che negli ultimi inverni le giornate miti e addirittura calde siano state più frequenti rispetto a quelle realmente fredde. Ma quest’anno sembra che Dicembre stia riportando un equilibrio più “normale”. Questo mese ha mostrato caratteristiche tipiche dell’Inverno di una volta, quando il freddo iniziava a manifestarsi con maggiore insistenza.
Attualmente, l’Alta Pressione sta concedendo una breve tregua. Tuttavia, questa pausa potrebbe essere di breve durata. Anche se si prevede che l’Alta Pressione caratterizzerà l’ultimo weekend dell’anno, non è detto che la sua presenza continui senza interruzioni. All’orizzonte, infatti, si profilano scenari meteorologici molto diversi.
Capodanno e l’inizio di Gennaio con scenari variabili
Le previsioni più accreditate suggeriscono un rapido cambiamento delle condizioni atmosferiche subito dopo Capodanno. Già dal primo giorno del 2025, alcune aree d’Italia potrebbero iniziare a percepire i primi segnali di un peggioramento. Si tratterebbe di una perturbazione di origine nord-atlantica, o forse addirittura polare, capace di apportare aria fredda e dinamismo meteorologico.
Prima delle festività natalizie, si era già parlato di alcuni movimenti atmosferici che sembravano voler rompere l’equilibrio imposto dal Vortice Polare. Sebbene quest’ultimo stia cercando di mantenere il controllo anche sulla troposfera, ci sono segnali di un possibile scontro tra forze opposte.
Dinamiche stratosferiche e scenari per Gennaio
Un riscaldamento stratosferico improvviso potrebbe destabilizzare il Vortice Polare. Questo fenomeno, noto come “riscaldamento stratosferico”, comporta un’intrusione di aria calda negli strati superiori dell’atmosfera, contrastando il dominio del freddo polare. Se questa dinamica dovesse effettivamente verificarsi, Gennaio potrebbe riservare sorprese meteorologiche di grande impatto, con configurazioni bariche più instabili e favorevoli a incursioni fredde.
C’è una possibilità concreta che il mese di Gennaio o, al massimo, Febbraio, riporti in auge quelle ondate di gelo e neve che sembravano ormai appartenere al passato. Tuttavia, prima che ciò accada, sarà necessario attraversare una fase di preparazione atmosferica, durante la quale i sistemi meteorologici potrebbero già mostrare segnali di cambiamento significativo.
Epifania e il rischio di un’ondata di freddo
Con l’avvio del 2025, l’Alta Pressione potrebbe abbandonare rapidamente l’Italia, lasciando spazio al ritorno di correnti fredde. L’Epifania potrebbe essere il momento in cui una significativa ondata di freddo farà il suo ingresso sulla penisola, portando gelo e neve anche a quote relativamente basse.
Al momento, è ancora presto per avere certezze assolute, ma gli indizi meteorologici lasciano intendere che il prossimo mese potrebbe essere tutt’altro che stabile. L’Inverno, dunque, sembra pronto a mostrare il suo volto più rigido, in netto contrasto con gli ultimi anni, caratterizzati da meteo mite e anonimo.
