Negli ultimi giorni, il cielo sopra il New Jersey è diventato teatro di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Questo fenomeno ha suscitato interrogativi senza risposte e alimentato teorie complottiste, tra cui ipotesi di navicelle aliene o scenari segreti orchestrati dal governo.
La confusione nasce da una combinazione di fattori: la difficoltà di identificare gli oggetti avvistati, l’ansia collettiva generata dall’incertezza e una comunicazione non sempre chiara da parte delle autorità. Anche i legislatori di Capitol Hill si sono fatti sentire, chiedendo maggiore trasparenza su questi eventi enigmatici.
La gente non guarda abbastanza in alto
Jamey Jacob, direttore dell’Oklahoma Aerospace Institute for Research and Education presso l’Oklahoma State University, offre una spiegazione plausibile. Secondo Jacob, molti cittadini non sono abituati a osservare il cielo notturno e, quando lo fanno, notano improvvisamente la densità del traffico aereo, specialmente sulla costa orientale degli Stati Uniti.
Jacob sottolinea che, sebbene il problema dei droni possa rappresentare una minaccia reale, gran parte degli avvistamenti sembrerebbe essere una errata interpretazione di velivoli pilotati. In molti casi, ciò che appare come un drone potrebbe in realtà essere un aereo commerciale o privato, reso difficile da identificare per la mancanza di riferimenti visivi chiari.
I droni sotto i riflettori
La maggior parte dei droni avvistati, secondo Jacob, opera all’interno delle autorizzazioni notturne della Federal Aviation Administration (FAA). Tuttavia, i droni coinvolti in operazioni illecite tendono a volare senza luci di navigazione per evitare di essere individuati.
Ipotesi di operazioni governative
Non tutti condividono l’opinione di Jacob. Robert Powell, membro della Scientific Coalition for UAP Studies, ritiene che molti di questi droni siano gestiti da agenzie governative o da grandi aziende. Powell esclude che un avversario straniero degli USA avrebbe il coraggio di far volare droni a questo livello sul territorio americano senza scatenare una risposta immediata.
Secondo Powell, le autorità sanno molto più di quanto dichiarano pubblicamente, alimentando ansia e teorie complottiste. L’incapacità dei media di distinguere tra avvistamenti di droni e normali velivoli contribuisce ulteriormente alla confusione.
Un “chicco di verità”
Powell insiste sul fatto che, nonostante molte segnalazioni siano frutto di errori di interpretazione, c’è un nucleo di verità dietro questi avvistamenti. “Il governo conosce la realtà dei fatti, ma la mancanza di trasparenza genera disinformazione e confusione”, afferma.
Possibili minacce o semplice routine?
Anche il celebre astrofisico Avi Loeb, co-fondatore del Galileo Project, ha commentato la questione. Secondo lui, è una pratica comune per il militare statunitense avvisare le autorità locali prima di far volare droni su aree residenziali. Gli oggetti non identificati, quindi, potrebbero avere origini civili o appartenere a nazioni avversarie.
Loeb ha inoltre ricordato l’episodio del pallone spia cinese avvistato nel 2023, che ha evidenziato la vulnerabilità dello spazio aereo americano. La domanda centrale, per Loeb, è se questi oggetti rappresentino una minaccia per la sicurezza nazionale o siano semplicemente strumenti di spionaggio.
L’idea di attribuire tali avvistamenti a tecnologie extraterrestri, conclude Loeb, rischia di essere una cortina fumogena per mascherare eventuali falle nei sistemi di intelligence.
