Da quasi una settimana l’alta pressione ha ripreso il controllo del meteo non solo sull’Italia, ma anche su buona parte d’Europa. Era da molto tempo, in effetti, che non vedevamo il vecchio continente quasi del tutto sgombro da nubi e precipitazioni, grazie a questo imponente campo di alta pressione che è riuscito a estendersi ben oltre la Gran Bretagna e la Scandinavia, impedendo l’arrivo di nuove perturbazioni atlantiche.
Il predominio dell’alta pressione proseguirà anche nei prossimi giorni; tuttavia, ci saranno delle modifiche nello scacchiere barico del vecchio continente. Il cuore dell’alta pressione si sposterà molto più a nord, fino a inglobare tutta la Scandinavia, mentre la radice dell’alta pressione sul Mediterraneo inizierà gradualmente a indebolirsi.
Instabilità in arrivo
L’indebolimento dell’alta pressione sul Mediterraneo sarà determinante per l’ingresso di refoli più freschi e instabili in alta quota, pronti a generare rovesci e temporali sparsi sul Basso Mediterraneo e nei canali di Sardegna e Sicilia. Questi fenomeni saranno presenti già da giovedì 7 novembre e proseguiranno con buona probabilità fino all’inizio della prossima settimana. Sarà un’instabilità disorganizzata, ma localmente incisiva, poiché queste masse d’aria instabili in alta quota resteranno letteralmente bloccate nel Mediterraneo. Di conseguenza, i movimenti dei temporali e degli acquazzoni saranno più lenti del solito, rendendo le precipitazioni localmente forti e persistenti.
Al momento, Sardegna e Sicilia saranno le principali interessate dall’instabilità nei giorni di giovedì, venerdì e sabato. Tra domenica e lunedì, arriverà un altro impulso da est più freddo, che causerà un netto calo termico e maggiore instabilità sempre sulle isole maggiori, con l’aggiunta di qualche fenomeno su Calabria, Puglia e Basilicata.
Sul resto d’Italia, avremo prevalentemente cieli sereni o poco nuvolosi, con le solite nebbie a far compagnia alle grandi città del Nord.