Un’altra spettacolare eruzione vulcanica scuote l’Islanda, con il vulcano Sundhnúkur al centro dell’attenzione. Le autorità monitorano attentamente la situazione, mentre il flusso di lava illumina il cielo notturno.
Situata all’incrocio tra le placche tettoniche euroasiatica e nordamericana, l’Islanda è un territorio altamente soggetto a fenomeni vulcanici. L’isola ospita circa 130 vulcani, la maggior parte dei quali dormienti, ma non mancano episodi di intensa attività, come dimostra l’ultima eruzione.
Sul tardi di mercoledì 20 novembre, un’eruzione vulcanica ha avuto inizio nella penisola di Reykjanes, attirando l’attenzione della comunità scientifica. Le immagini catturate dalle videocamere disposte intorno al Sundhnúkur mostrano il bagliore della lava riversarsi dalla frattura.
In seguito all’evento, le autorità locali hanno dichiarato lo stato di emergenza, evacuando residenti e turisti presenti nella zona di potenziale pericolo. Inoltre, un elicottero della Guardia Costiera è stato inviato per monitorare la situazione e valutare possibili danni a infrastrutture nelle vicinanze.
L’area a sud della Blue Lagoon, celebre destinazione turistica, è quasi deserta dopo l’evacuazione ordinata già oltre un anno fa, a causa della ricorrente attività vulcanica. La famosa spa geotermica ha dovuto chiudere temporaneamente i battenti a causa della nuova eruzione.
Il personale della Blue Lagoon ha confermato la chiusura preventiva: “In seguito all’eruzione iniziata il 20 novembre nei pressi di Sundhnúksgígar, abbiamo deciso di evacuare e chiudere temporaneamente tutte le nostre strutture operative. Oggi, giovedì 21 novembre, la Blue Lagoon rimarrà chiusa e monitoreremo l’evoluzione durante la giornata.”
Secondo le prime analisi del Servizio Meteorologico Islandese, l’eruzione sembra essere meno intensa rispetto ai precedenti eventi. La lava si sta dirigendo verso ovest, al di sotto di Stóra-Skógfell, senza però avanzare in direzione di Grindavík. Forti venti settentrionali stanno spingendo i gas emessi verso sud, verso il mare.
Gli esperti riferiscono che, negli ultimi dodici mesi, si tratta almeno del settimo episodio di apertura di fratture che rilasciano lava. Un evento precedente, verificatosi nel 2024, aveva danneggiato una conduttura principale che rifornisce di acqua calda le abitazioni e le attività ancora operative nell’area.
Gli scienziati continueranno a osservare con attenzione la situazione, mentre l’eruzione richiama l’attenzione globale sull’incredibile forza della natura che caratterizza questa straordinaria isola nordica.