Ricordate che scrivemmo ad Aprile? Che i segnali atmosferici puntavano in una direzione ben precisa, ovvero in direzione della variabilità. Così è stato, così è e così sarà. Sì, perché osservando con attenzione le varie proiezioni modellistiche sembrano emergere scenari tutt’altro che stabili.
Forse ci sarà qualche fiammata africana, questo sì, ma dovrebbe trattarsi di temporanee rimonte anticicloniche. Nulla che possa condurci, prematuramente, all’Estate.
Al contrario, i segnali lanciati dagli autorevoli centri di calcolo internazionali ci dicono che l’Atlantico sarà scatenato. Atlantico che, lo si è scritto in altra sede, potrebbe avere un ruolo determinante nell’andamento mensile. Lo sta già avendo, quindi nulla di nuovo sotto al sole. O sotto le nubi…
Possiamo però aggiungere qualcosa, ovvero un elemento di discussione: l’Atlantico potrebbe avere ripercussioni anche più in là, quindi nelle prime fasi di giugno, quindi nei primi vagiti estivi.
Tra le sorprese contemplabili questo mese non escludiamo possa addirittura far freddo, chiaramente non il freddo invernale, ma comunque freddo. Comunque temperature inferiori alle medie stagionali ed è ciò che sta accadendo anche in queste ore. Ragion per cui per certi versi potrebbe non essere una sorpresa.
La sorpresa è un maggio che, da alcuni anni a questa parte, sta assumendo un ruolo fortemente primaverile. Più di marzo, più di aprile. Ed è giusto che sia primaverile, sia chiaro, ma talvolta con connotati che avrebbero dovuto avere i suo predecessori. Fatto sta che sì, maggio sarà un mese da vivere tutto d’un fiato.