Quante volte abbiamo scritto che la memoria meteo climatica è troppo corta? Spesso e volentieri i ribaltoni meteorologici cancellano gli eventi di pochi giorni prima, lasciando impressi nella memoria gli accadimenti più recenti. Giusto o sbagliato che sia è così, giusto o sbagliato che sia è qualcosa che fa parte della nostra vita.
Per quel che ci riguarda, visto e considerato che siamo del settore, cerchiamo di mantenere un certo distacco. Soltanto così si è in grado di non scordarsi quanto accaduto sinora.
Sapete che significa? Che tra qualche giorno, quando il freddo farà il suo ingresso, la percezione comune sarà quella di un mese d’aprile invernale. Invece no, non sarà l’intero mese d’aprile, sarà soltanto un parte mensile. Magari tutta la seconda metà, questo lo vedremo, certamente aiuterà a dimenticarsi del caldo.
Invece no, il caldo non va dimenticato, non va accantonato, perché deve per forza di cose insegnarci qualcosa. Insegnarci, o magari ricordarci, che qualcosa s’è rotto. C’è qualcosa che non va, altrimenti non sarebbe possibile registrare temperature così alte durante i primi vagiti primaverili.
Abbiamo raggiunto valori folli, valori tipici del mese di giugno, valori che in questo periodo non dovrebbero mai esistere. Eppure li abbiamo avuti, eppure ogni anno va sempre peggio. Piaccia o non piaccia è così.
Soltanto che tra qualche giorno ci si dimenticherà del caldo anomalo e si parlerà di freddo anomalo. Ci si domanderà se le temperature così basse saranno normali o meno. La risposta la conosciamo già e vogliamo darvela: sì, sarà assolutamente normale. Anche perché si starà parlando di normalità termica, salvo locali eccezioni.
Sembrerà più freddo del normale per il semplice fatto che si arriverà da un periodo eccessivamente caldo, punto. Ma del caldo, come detto, ci si dimentica troppo in fretta.