La notte tra il 20 e il 21 marzo è iniziata la primavera. Si protrarrà fino alla notte tra il 21 e il 22 giugno, quando il sole raggiungerà lo zenith al tropico del cancro e sull’emisfero settentrionale avrà inizio l’estate.
In questi tre mesi, dal 21 marzo al 21 giugno, dal punto di vista meteo può succedere davvero di tutto. Si passa, infatti, da un periodo che può presentare ancora caratteristiche pseudo-invernali a un altro in cui sono già ben presenti i connotati estivi.
I grandi eventi nevosi in aprile
In articoli precedenti, abbiamo già visto come ondate di freddo con nevicate significative sono possibili persino nel cuore del mese di aprile: abbiamo trattato gli eventi della nevicata in Val Padana del 17/18 aprile 1991 e di quella adriatica, che imbiancò persino le coste della Puglia, del 7/8 aprile 2003. Ma altri eventi molto significativi si segnalano nel 1962 con quasi 30 cm di neve a Trento il 16 aprile e nel 1972 a Torino il giorno 25 del mese.
E altri minori
In tempi più recenti, il 7 aprile 2015, subito dopo Pasqua, un altro famoso ritorno di freddo portò nevicate a bassa quota sul Centro Italia e il versante adriatico. Si imbiancarono città come Perugia e Urbino e fiocchi di neve scesero fino alle porte di Pescara.
E andando indietro nel tempo si possono trovare diversi altri episodi simili: a quote collinari, la neve in aprile non è frequente, ma non è nemmeno rarissima.
La straordinaria nevicata di Genova del 7 aprile 2021
C’è però un evento molto particolare, che non è esagerato definire eccezionale, che interessò Genova il 7 aprile 2021. Si era in un periodo di lockdown a causa del COVID, con poca gente in giro e molta alle finestre a guardare uno spettacolo decisamente inusuale per il capoluogo ligure.
La giornata non era nemmeno troppo fredda. Al mattino su Genova c’erano 11°C, con un po’ di vento a rendere frizzante l’aria.
Attorno a mezzogiorno il cielo si scurisce e cominciano a cadere i primi fiocchi di neve, mentre il vento di tramontana rinforza. Attenzione! Si trattò di una vera nevicata a piccoli fiocchi, non di precipitazione di meteore tipo gragnola o neve tonda (quell’anno una forte “gragnolata” imbiancò le spiagge di Genova nel mese di marzo).
Durante l’evento, che durò 10-15 minuti, la temperatura da 11°C scese fino a 6 o 7°C in centro città e 4 o 5°C nelle periferie interne, rimanendo quindi ben al di sopra degli zero gradi.
Neve con 11°C: come fu possibile?
L’eccezionale evento fu possibile grazie a un’umidità bassissima e un accentuato gradiente termico verticale.
La precipitazione fu causata dal transito di una linea di instabilità dovuta alla discesa di aria molto fredda dall’Artico. Attorno a mezzogiorno, lo zero termico si attestava attorno ai 6/700 metri di quota e sui monti alle spalle della città la neve giungeva senza fondere.
Tuttavia, grazie all’umidità molto bassa, i fiocchi di neve riuscirono a mantenersi in uno stato pressoché inalterato e a giungere fin sulla costa. La nevicata interessò, infatti, non solo la periferia collinare della città, ma anche il centro cittadino e la fascia costiera.
L’evento fu molto breve e non lasciò alcuna traccia al suolo. Anche nel momento della nevicata, i fiocchi fondevano immediatamente appena toccato il suolo.
Freddo in aprile: altri eventi ma senza neve in città
Almeno negli ultimi 60 anni, non ci sono altri casi di nevicate a Genova in aprile. La giornata più fredda d’aprile fu quella del 18 aprile 1991, quando la temperatura minima toccò 4°C e la massima si attestò a 9,6°C, ma non nevicò in città, soltanto sulle colline circostanti.
Nevicate a quote collinari interessarono i dintorni di Genova anche nell’aprile del 1992, del 1995 e del 2022; mentre nel 2003 il freddo fu intenso ma secco.
Maggio e la neve a quote a basse
Anche in maggio ci sono casi di nevicate sotto i 1000 metri di quota sui monti alle spalle di Genova. Straordinario fu il caso del 25 maggio 2013, ormai alle porte dell’estate meteorologica, quando le nevicate si spinsero, con accumulo, fino a 850/900 metri di quota.
Un altro evento celebre fu quello del maggio 1991, ma in quel caso si era a inizio mese.
Ma, rimanendo nell’Appennino Settentrionale, spostandoci in Emilia, nevicate addirittura sotto i 500 metri di quota si verificarono in maggio nel 2019.
Nonostante la costante tendenza al riscaldamento climatico che riguarda anche la primavera, singoli e talvolta eccezionali episodi di freddo, con neve a bassa quota, possono ancora interessare l’Italia nel mese di aprile e, addirittura, fino a maggio inoltrato.