Cosa accadrebbe ai giorni d’oggi se cadesse un metro di neve da Torino a Venezia? Bella domanda. Viviamo il meteo estremo, il caldo asfissiante d’estate, le stagioni sballottolate a tal punto che anche il sottoscritto è spesso disorientato.
Mi sposto tra Milano e altre città italiane, e ciò che è noto che quest’anno l’autunno è tardivo, le foglie dagli alberi stentano a cadere completamente, anche al Nord Italia. Se passate nelle vie milanesi, rispetto un anno fa è come se fossimo in ottobre, altro che vigilia dell’inverno meteorologico.
Eppure, quando le stagioni sono così, come dire, sballottate, sconnesse dalla linea temporale normale, possono avvenire eventi meteo estremi, ovvero tutto ciò che non ti aspetti. Questo può succedere soprattutto nelle stagioni come l’estate, ma in particolare nell’inverno.
Qualche esempio? Nel gennaio 1956, annata ricordata per la sua rigidezza estrema, fu proprio così a gennaio, con le temperature a volte molto miti. Eppure, nei primi giorni di febbraio giunse aria gelida, freddissima dalla Siberia l’Italia, che piombò quasi tutta sottozero per molti giorni. Ci furono nevicate di rilevanza storica, gelarono molti fiumi, oltre che vari laghi minori. Ghiacciò una parte ampia della laguna veneta.
Dicembre 1984, nessuno immaginava che da lì a pochi giorni si sarebbe scatenato l’inferno, con paesi bloccati dalle nevicate e dal ghiaccio nei primissimi giorni di gennaio 1985. Dall’Epifania in poi l’Italia fu interessata da un’ondata di gelo di rilevanza storica, pensate che nelle pianure toscane la temperatura scese sotto i -20 °C, e a Firenze ghiacciò persino l’Arno in vari tratti.
Dicembre 1996, di botto le previsioni meteo prenatalizie annunciavano un’ondata di gelo in arrivo da Santo Stefano, ma soprattutto per i giorni successivi, mentre la vigilia di quel Natale era mitissima, con temperature straordinariamente sopra media.
D’altronde, Natale in Italia è spesso molto mite, ma spesso dopo tale festività, il freddo arriva più di una volta intenso e feroce.
Gennaio 2012, in tutta Europa l’inverno era stato sino a quei giorni di fine mese ben più mite rispetto alla norma. Non si usciva a mezze maniche, beh, che vi aspettate da gennaio. Però di botto nei primi giorni di febbraio giunse aria siberiana, l’Italia piombò quasi tutta sottozero e cadde la neve abbondantissima sino alle coste.
Nel 1985, a gennaio ci furono nevicate abbondantissime su quasi tutta Italia. I giornali dell’epoca riportano notizie inimmaginabili ai giorni d’oggi, con blackout in paesi e città, linee telefoniche interrotte, aeroporti chiusi, porti bloccati dal vento furioso. Autostrade chiuse per la troppa neve. Città incantate, ferme del traffico automobilistico che le congestiona 365 giorni all’anno. La neve cadeva fortissima, è una tempesta giunse soprattutto sulle regioni settentrionali bloccando metropoli e paesi. A Milano addirittura intervenne anche l’esercito per liberare le principali arterie. Si scavava un passaggio tra la neve sui marciapiedi, alcuni mezzi pubblici non riuscivano a superare i cumuli di neve. Nei centri urbani minori i negozi alimentari si svuotarono di cibo perché non arrivavano i camion bloccati dalla troppa neve. Era e fu una situazione di emergenza meteo estrema.
C’è da chiedersi cosa accadrebbe nel ventennio del nuovo millennio se dovesse giungere un evento meteo simile. Peraltro, in questo 2022-2023 siamo in emergenza energetica, e tutto ciò ci potrebbe costare davvero molto caro.
La domanda che viene spontanea e se potremmo rispondere a fenomeni meteo come quelli del 1985, meglio che allora. In realtà il dubbio sovviene, e prevale una risposta che quella che dice forse no, la troppa neve ed il gelo ci bloccherebbero a casa come nel febbraio 2012, anche se oggi rispetto al 1985 abbiamo ben più mezzi per superare un tale evento meteo estremo.
Non potremmo mai affrontare senza disagi un evento come quello del 1985 o molto meglio di allora. L’Italia non è la Svezia dove la neve è di casa… ops l’altro ieri è stata interessata da una forte nevicata Stoccolma, che di neve ne vede parecchia durante l’anno, e ha subito importanti rallentamenti nel traffico e disagi.
La neve è un fenomeno atmosferico complesso quando cade abbondantissima. Si dovrebbe avere molta calma. Ma invece, ogni volta che nevica, soprattutto nelle città principali scoppiano le polemiche. Ma cosa possono fare a Roma quando nevica abbondantemente ogni X ANNI? Così come altre città? Nel 1985 fu un’esagerazione, però.
Citare quell’anno, il 1985 per intenderci, magari anche 2012 è utile perché non dobbiamo dimenticare che siamo a tutt’oggi esposti a improvvise ondate di gelo e nevicate. Il clima è cambiato, il meteo estremo è aumentato, e la scienza sostiene che peggiori, magari più brevi, ondate di gelo e neve potrebbero manifestarsi ancora. Ma prevederle con amplissimo anticipo è impossibile.