POSSIBILE EVOLUZIONE METEO FINO AL 22 MARZO. Archiviata una prima decade di marzo “polare”, non nel senso figurato del termine ma in virtù della matrice delle masse d’aria arrivate, ci apprestiamo ad entrare in una nuova fase.
L’Alta Pressione sta arrivando, in realtà siamo già sotto la sua ala protettrice e le condizioni meteo climatiche ne stanno subito risentendo. La stabilità atmosferica prenderà il sopravvento, ma soprattutto aumenteranno le temperature fino a raggiungere valori tipici della tarda Primavera. Quanto durerà? Per rispondere alla domanda dobbiamo necessariamente fare un’analisi attenta dei vari modelli matematici di previsione.
Analisi che ancora oggi evidenzia delle discordanze, seppur meno pronunciate dei giorni scorso. Nel weekend dovremmo assistere a un indebolimento dell’Anticiclone e a qualche insidia in transito sul Nord Italia. Il tutto a causa di un affondo depressionario diretto sulla Penisola Iberica, laddove si “armerà” una pericolosa goccia fredda. Ora, tale goccia fredda potrebbe avere delle influenze anche sul nostro tempo, ma in che misura lo vedremo cammin facendo. A più lungo termine, invece, continuano a intravedersi segnali di un colpo di coda dell’Inverno e potrebbe addirittura arrivare da est. Quindi con molto freddo.
IL METEO A BREVE TERMINE
Le prossime saranno giornate primaverili, come detto le temperature saliranno di parecchi gradi e si ripresenteranno su valori abbondantemente superiori alle medie climatiche di riferimento.
Confermiamo picchi di oltre 20°C, localmente ci si potrebbe avvicinare ai 25°C di massima. Saliranno pian piano anche le temperature minime, scalzando l’aria fredda depositatasi nei bassi strati. In tal modo potranno manifestarsi locali banchi di nebbia, fitti, specie in pianure e valli interne.
Sul finire di settimana ecco che l’Alta Pressione potrebbe subire un attacco a ridosso delle Alpi, perdendo smalto e potrebbero esserci delle insidie dapprima su Alpi centro occidentali, poi in Liguria, infine al Centro Sud specie lato Adriatico. Insidie intese come precipitazioni sparse, localmente a carattere di rovescio.
LA GOCCIA FREDDA
Nel frattempo l’affondo depressionario avrà raggiunto la Penisola Iberica e andrà a indebolire ulteriormente l’Alta Pressione. Tuttavia, riprendendo il discorso sulle discordanze modellistiche, non siamo ancora in grado di dirvi con esattezza se la goccia fredda in formazione avrà degli effetti precipitativi anche sul nostro Paese.
Potrebbero eventualmente estendersi alle regioni di ponente, soprattutto tra Sardegna, Nordovest e alto Tirreno, ma non possiamo escludere che il vortice ciclonico vada a solleticare il promontorio anticiclonico africano che a quel punto avrebbe solamente un’unica via d’uscita: l’Italia. Ipotesi che viene presa in considerazione in alcune corse modellistiche e che data la complessità della dinamica – quando si ha a che fare con gocce fredde è difficile capire l’evoluzione – non possiamo assolutamente escludere.
COLPO DI CODA DELL’INVERNO
Ancora più interessante l’evoluzione dell’ultima decade di marzo. Il Vortice Polare, così sembra, potrebbe cedere di schianto, un cedimento che potrebbe condurre a un poderoso cambio di circolazione su tutto l’emisfero settentrionale.
Un cambiamento che potrebbe sfociare in dinamiche invernali, anche crude, non è un caso ad esempio se il modello americano GFS vede – nel lungo periodo – l’isolamento di un’Alta Pressione sul nord Europa e lo scivolamento di masse d’aria molto fredda da est verso ovest. Una vera e propria azione retrograda che potrebbe condurci a un colpo di coda invernale possente e inaspettato.
Insomma, si potrebbe manifestare un evento meteo che avremmo dovuto avere durante il cuore dell’inverno, che ora sarebbe davvero fuori luogo, che potrebbe cagionare danni all’agricoltura, cosi anche alla flora, e dare disagio alla fauna.
Ma non solo, gli sbalzi termici, sopratutto con l’emergenza di pandemia che vive l’Italia, non sono l’idea condizione meteo, non per la sua diffusione, ma per l’insorgenza di raffreddori, di colpi d’aria derivanti dagli sbalzi termici.
IN CONCLUSIONE
Comunque la si guardi, il mese di marzo potrebbe realmente concludersi all’insegna di manovre invernali importanti. A quel punto sarebbe un mese di marzo distante da come l’avrebbero voluto le proiezioni stagionali.
Rammentiamo che le previsioni meteo con validità sino a 5 giorni hanno una maggiore affidabilità, mentre questa decresce man mano che ci allontaniamo nel tempo.
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