Questi giorni, in Italia, dopo un Inverno poco invernale, è esplosa la Primavera, stagione per eccellenza, ma che rischia di deflagrare.
E’ inutile girarci attorno, ma si ha come l’impressione di essere dentro un oscuro vortice. E sì, perché se nella seconda decade di marzo fanno 28°C al Nord Italia, se a gennaio si battono i record di caldo al Sud, cosa ci può attendere ancora? Una Primavera di fuoco, caldissima e senza pioggia, poi dell’Estate è meglio non parlarne, perché ogni anni abbiamo l’incubo di un nuovo 2003.
Invece potrebbe accadere il contrario di tutto ciò che ho appena scritto, e la Primavera portare molta pioggia ed un clima più fresco della media, e l’Estate avere similitudini con quella del 2002 e del 1976.
LA COMPENSAZIONE – E’ una teoria che divide gli scienziati, vi sono quelli scettici e quelli che vedono una correlazione tra il tempo che ha fatto e quello che farà. E sotto sotto una familiarità tra anomalie c’è.
MEZZE STAGIONI PAZZE – Ormai è sempre più frequente per l’Italia osservare eventi di caldo e di freddo da record nelle mezze stagioni. Ad ottobre 2013 abbiamo vissuto la maggiore ondata di freddo dell’inverno (peccato che fosse autunno). Potrei continuare con altri riferimenti ad eventi del recente passato, a fare paragoni, ma mi fermo qui.
IL VORTICE – Si ha l’impressione di vivere un clima stravolto, impazzito, mutevole. Eppure la folle corsa del clima ha sempre veduto estremi nel tempo atmosferico. Immaginatevi per un attimo un abitante del primo Medio Evo: dopo vari anni con clima caldo piombò il freddo più intenso che a memoria d’uomo si era visto, era l’inizio della P.E.G. (Piccola Era Glaciale).
DEFLAGRAZIONE – La Primavera meteorologica 2014 è iniziata nel peggior modo che potevamo auspicare. Molto calda, e non solo in Italia, in Francia, tra cui a Parigi, si sono avute temperature record ed una canicola che ha causato un inquinamento di tale portata, che le autorità hanno sdoganato i costi di tutti i mezzi pubblici per togliere le auto dalle strade.
Il rischio reale è che dopo un inverno mite, il calore che abbiamo nei mari inneschi forti perturbazioni alla prima intensa Bassa Pressione primaverile. Ma chi può dirlo? I modelli matematici del clima intendono mettere una toppa al caldo, e prospettano temperature più basse della media.
Siamo dentro il vortice climatico, ed i venti che soffiano sono molto intensi. Siamo piccole creature che osservano la mutevolezza del tempo atmosferico prodotta dall’imprevedibilità del clima.