(METEOGIORNALE.IT) La prossima settimana sarà caratterizzata da un’Italia letteralmente spaccata in due dal punto di vista meteo. Da un lato il ritorno di temporali anche di una certa intensità. Dall’altro l’avanzata decisa di masse d’aria molto calda di origine africana.
Una situazione tipica del periodo. Ma che sta diventando davvero troppo frequente. Se da un lato il Settentrione oramai ha salutato definitivamente il caldo intenso, da quell’altro il Meridione continua a essere oggetto di temperature tipiche di agosto.
Martedì 9 e mercoledì 10: l’apice
A livello europeo sta succedendo qualcosa di particolare. Una vasta area di bassa pressione continua a stazionare tra le Isole Britanniche e l’Islanda. Il suo compito sarà quello di mandare flussi umidi e freschi, i quali andranno a contrastare con l’aria più calda e umida presente nei bassi strati della penisola.
Le conseguenze? Possibili temporali di forte intensità per le regioni settentrionali. Durante le giornate di martedì e mercoledì, come detto, sarà piuttosto concretala probabilità di assistere a fenomeni localmente violenti, non predicibili con così largo anticipo. Al solito, possiamo citare forti raffiche di vento, nubifragi improvvisi e grandinate.
Alcune domande importanti
Quali sono le zone coinvolte dal maltempo?
Le regioni del Nord e parte del Centro Italia. Particolare attenzione dovrà essere riservata a Piemonte, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Anche Toscana, Umbria e Lazio potrebbero essere coinvolte, anche se in maniera più irregolare. E ovviamente impossibile dare maggiori dettagli adesso.
Farà caldo al Sud?
Mentre il Nord e parte del Centro dovranno fare i conti con il maltempo, le regioni meridionali e le due isole maggiori vivranno una situazione diametralmente opposta. Qui sarà l’anticiclone africano a dominare completamente la scena meteo, portando giornate più stabili e soleggiate, ma soprattutto un deciso aumento delle temperature.
Che temperature raggiungeremo?
Nelle zone meridionali, in particolare nelle province interne di Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia, potranno facilmente superare i 33-35 gradi, con punte anche superiori nei settori meno ventilati. Ad esempio, nelle interne sarde si potranno toccare addirittura i 37-38. Valori ben poco tipici di settembre…
È una situazione anomala?
Certo che no. Non si tratta di una novità assoluta. I periodi di transizione stagionale, come quello che stiamo vivendo, sono spesso accompagnati da un’Italia divisa. Vi ricordate la primavera 2024? Ecco è una sorta di remake.
Ci sarà il rischio fenomeni estremi?
Certamente sì. L’esperienza recente ci insegna che, fino a metà ottobre, è possibile che le aree settentrionali siano soggette a temporali di una certa intensità. Non parliamo poi delle regioni centro-meridionali, le quali saranno interessate da violenti temporali probabilmente anche per tutta la stagione autunnale e forse la prima parte dell’inverno.
Nota di margine
Il nostro team di esperti ha redatto l’articolo consultando gli autorevoli scenari del modello ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) e confrontandoli con quelli emessi da Global Forecast System (GFS) per le previsioni meteo. (METEOGIORNALE.IT)
