
(METEOGIORNALE.IT) In questo momento è semplicemente un’ipotesi meteo climatica e qualcuno potrebbe obbiettare che si tratta di una delle tante ipotesi contemplabili. Anzi, una delle tante che potrebbero realizzarsi
Per giungere a tale conclusione, ossia che il prossimo potrebbe essere un Inverno perlomeno dinamico, stiamo evidentemente monitorando l’evoluzione di determinati pattern climatici. Dei due più importanti ne abbiamo già parlato, ovvero de La Nina e della QBO negativa, ricordiamo soltanto che in presenza di tale combinazione crescono le chances di pesanti disturbi stratosferici a carico del Vortice Polare.
Disturbi stratosferici significa che potrebbero esserci improvvisi riscaldamenti della stratosfera, tali da mandare letteralmente in crisi il Vortice Polare. Ma questo è argomento che tratteremo a tempo debito e in tal senso vi promettiamo tutti gli aggiornamenti del caso.
Oggi vogliamo soffermarci su un’interessantissima statistica. Settembre, lo scrivemmo in tempi non sospetti, è il mese durante il quale comincia lo sviluppo del Vortice Polare e quest’anno si è mostrato subito in difficoltà, comunque più debole del solito.
Al di là degli effetti in termini meteorologici nostrani, tale debolezza sta contribuendo a creare determinate dinamiche atmosferiche autunnali. Ed è bene tenerne conto. Sì, ma allora qual è la statistica di cui si vuol parlare? Semplice: se Settembre propone disturbi al normale sviluppo del Vortice Polare è probabile che durante l’Inverno si possa verificare un evento di riscaldamento stratosferico improvviso.
Senza andare troppo indietro nel tempo, è successo appena un anno fa. Anche un anno fa, infatti, Settembre fu caratterizzato da un Vortice Polare debole e nel bel mezzo dell’Inverno assistemmo a un forte disturbato del Vortice Polare. Talmente forte che lo portò quasi al collasso. Poi sì, da noi non è successo granché ma ciò non significa che in altre zone europee quel tipo di evento non abbia avuto ripercussioni importanti.
Comunque, quest’anno qualche autorevole modello matematico – ad esempio ECMWF – vedrebbe una dinamica simile, quindi un evento di riscaldamento stratosferico rilevante a metà stagione. E quest’anno potrebbe avvenire davvero in modo dirompente a causa de La Nina e della QBO negativa. Quindi, per concludere, sarà un Inverno certamente più interessante dei 2-3 precedenti. (METEOGIORNALE.IT)


