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Ultimo aggiornamento su Ottobre: poco spazio per il caldo tardivo. I dettagli

Antonio Iannella di Antonio Iannella
30 Set 2025 - 14:00
in A La notizia del giorno, A Scelta dalla Redazione, Alla Prima Pagina Meteo, Meteo News
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(METEOGIORNALE.IT) Ancora un aggiornamento a lungo termine, aggiornamento mensile, del modello europeo ECMWF, riferito, naturalmente, all’imminente mese di ottobre. Intanto, conferme, nell’immediato, ossia subito ad apertura di mese, per un esordio decisamente drastico, all’insegna di una irruzione di aria fredda, la prima della stagione autunnale e anche di un certo spessore.

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Abbiamo già abbondantemente illustrato, in nostre precedenti analisi, le dinamiche bariche che porteranno un nocciolo di aria fredda dai settori continentali verso il bacino centrale o centro orientale del Mediterraneo. Si tratterà di un blocco alla circolazione atlantica, messo in opera da una imponente alta pressione sui settori centro occidentali dell’Europa, ma in propensione fino all’area baltica e al Nordovest della Russia, blocco dalle caratteristiche tipicamente invernali, dunque, in grado di veicolare aria piuttosto fredda e anche inconsueta per questo periodo, verso buona parte dell’Italia.

 

Ne conseguiranno, naturalmente, 2/3 giorni, a partire da domani, mercoledì primo ottobre, all’insegna di una diffusa instabilità, soprattutto sulle regioni centro-meridionali adriatiche, su quelle relative appenniniche e meridionali; meno interessati i rimanenti settori italiani, per via di una minore esposizione alle correnti portanti continentali.

Da computare anche una consistente ventilazione settentrionale in progressivo rinforzo, specie sui bacini centro-meridionali e sui settori appenninici.

 

Dunque, un inizio ottobre decisamente movimentato, ma ci sarebbe anche un prosieguo, dopo una breve pausa inter-frontale, nel fine settimana prossimo, per via dell’ingresso di un secondo impulso di aria moderatamente fredda, questa volta proveniente dai settori più settentrionali europei e  con ritorno di piogge diffuse, questa volta anche a Nord e sul  medio e alto Tirreno.

Ma come evolverebbe, poi, il resto del mese, dopo una prima settimana decisamente movimentata? Le indicazioni di massima, naturalmente useremo il condizionale in riferimento al prosieguo del mese, sarebbero per un tipo di circolazione mediamente poco propensa a significative rimonte anticicloniche.

 

Andrebbe rilevato un centro depressionario piuttosto attivo e quasi semi-stazionario in prossimità del Regno Unito, il quale, in diversi casi, potrebbe sfondare, con corridoio mediamente instabile, anche verso il Mediterraneo centrale, attraverso la Francia e, dunque, con correnti mediamente da Nord-ovest.

Magari l’incisività, verso le nostre latitudini, dell’attività ciclonica nordatlantica descritta, potrebbe non essere continua e, talora, per brevi periodi, qualche leggero promontorio sub-tropicale proveniente dal Mediterraneo sud-occidentale, potrebbe interporsi tra un’azione instabile e l’altra.

 

Tuttavia, in linea generale, l’influenza nordatlantica potrebbe essere ricorrente, in misura tale da inibire, stando almeno ai dati attuali, possibili “ottobrate” significative.

Andrebbe rilevato che, così come rappresentati gli scenari barici medi, l’influenza degli eventuali fronti atlanti, potrebbe essere maggiore sulle pianure centro orientati nel Nord e sulle aree adriatiche in genere, anche su quelle relative appenniniche.

 

Questi settori potrebbero trovarsi più ricorrentemente sulla traiettoria delle azioni instabili, le altre aree in misura minore o in forma più irregolare.

Stando a questi parametri generali, per il mese di ottobre, potrebbero esserci piogge nella norma o anche localmente un po’ sopra a norma, proprio sulle aree pianeggianti centro orientali del Nord e sui settori  adriatici in genere.

 

Le piogge, invece, benché anche qui presenti in diversi casi, potrebbero essere un po’ sotto la norma sulle aree tirreniche in genere, verso il resto di quelle settentrionali, ancora più verso il Nord Ovest.

Dunque, benché possa esserci una prevalenza di correnti moderatamente instabili oceaniche, i dati generali sarebbero per piogge un po’ sotto media su diverse aree italiane e questo non tanto per una presenza di condizioni anticicloniche, quanto per una questione di esposizione. Infine, uno sguardo al quadro termico che, nel bilancio complessivo dell’intero mese, sarebbe previsto nelle medie un po’ su tutte le regioni, anzi su diverse, soprattutto interne e appenniniche centro-settentrionali, anche un po’ sotto media.

Su elaborazione dati del Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio-Lungo Raggio (ECMWF).

  (METEOGIORNALE.IT)

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