
(METEOGIORNALE.IT) L’aria, nelle ultime ore, si è abbondantemente rinfrescata su buona parte del Mediterraneo centro-occidentale e, dunque, anche sull’Italia, per via di una leggera “meridianizzazione” della circolazione con ingresso, dalla Provenza, Sud della Francia, Golfo del Leone, di correnti più fresche Nord-atlantiche.
I valori sono diffusamente sotto media da Nord a Sud, di più sulle regioni nord-occidentali, su quelle Alpine e dell’alto Tirreno, qui localmente anche fino a 5-6 gradi sotto media.
Per di più, su diverse aree settentrionali è presente ancora una diffusa instabilità, più accesa sul Centro Nord Piemonte e Lombardia, su Nordovest Toscana, Alpi e Prealpi centro orientali, localmente al Nordest, su Emilia e sul Levante Ligure.
Sotto l’aspetto delle precipitazioni, meglio al Centro sud, con prevalenza di tempo più asciutto, salvo qualche pioggia in giornata sulla Sicilia, occasionale verso il Lazio.
Contesto generale, tuttavia, più autunnale, soprattutto termicamente. Non sono attese grosse novità per tutta questa settimana e, a grandi linee, anche per tutto il resto di settembre o quasi, con ancora influenza di correnti umide moderatamente fresche nordatlantiche, talora con più instabilità, estesa anche a diverse aree centro-meridionali, verso il prossimo fine settimana.
Ma c’è in vista una svolta ancora più significativa in termini autunnali, anzi, per alcuni versi svolta decisamente tardo-autunnale, se non simil invernale, per qualche fase, nel corso della prossima settimana.
Proprio con l’avvento di ottobre, infatti, la circolazione a scala Euro-Mediterranea potrebbe assumere una connotazione, questa sì, tipicamente invernale.
L’area depressione atlantica, isolatasi in questi giorni tra la Francia, la Germania e il Nord Italia, andrebbe progressivamente esaurendosi, permettendo un collegamento barico tra l’anticiclone subtropicale, in potenziamento verso i settori iberici, francesi e atlantici orientali, e un’altra alta pressione già presente in sede baltica-scandinava.
Questo “sodalizio anticiclonico” permetterebbe la costituzione di un “blocco alla circolazione atlantica”, per di più blocco di tipo anche alto, con asse Spagna-Baltico, in grado di veicolare, lungo il bordo orientale anticiclonico, aria piuttosto fredda di estrazione continentale verso l’Est Europa e anche verso il Mediterraneo centro orientale.
Il flusso freddo diretto verso i settori centrali del nostro bacino, finirebbe con l’innescare anche una profonda e ben strutturata bassa pressione, proprio a ridosso dell’Italia centro-meridionale, una bassa pressione dalle caratteristiche spiccatamente invernali, naturalmente con i dovuti limiti di inizio autunno.
La posizione simulata del minimo, richiamerebbe venti piuttosto freddi e anche forti di Bora e Tramontana un po’ su tutto il Centrosud, di più sui bacini, specie adriatici e ionici.
I giorni in cui si compirebbe questa azione perturbata dalle caratteristiche invernali, andrebbero dall’1 al 5 ottobre, dunque da mercoledì prossimo e fino a tutto il primo weekend del nuovo mese. In questo arco di tempo, sarebbero computati piogge e temporali ricorrenti e spesso anche forti, in particolare sulle regioni adriatiche e meridionali, talora piogge irregolari anche verso alcune aree del Nord e sul medio Tirreno.
Il maltempo più intenso interesserebbe il medio Adriatico, la Romagna, specie meridionale, la Puglia, la Calabria e la Sicilia, in particolare aree settentrionali dell’isola. La fase più fredda legata all’azione depressionaria, si compirebbe tra giovedì 2 e venerdì 3 ottobre, quando sull’Italia entrerebbero isoterme tali da permettere primi fiocchi fino a 1300/1400 m in Appennino, specie abruzzese, quote piuttosto basse per inizio Ottobre.
Continueremo a monitorare questa intrigante evoluzione attesa per il corso della prossima settimana attraverso quotidiani aggiornamenti. (METEOGIORNALE.IT)



