
Il quadro meteo sta per subire un vero e proprio stravolgimento, e questa volta non si tratta di una semplice fluttuazione temporanea: l’Alta Pressione africana che da giorni infuoca l’Italia, in particolare il Nord, inizierà a cedere sensibilmente da Venerdì 4 Luglio. I segnali più evidenti di questo cambiamento inizieranno a manifestarsi sulle Alpi, per poi estendersi rapidamente su tutta la fascia settentrionale del Paese.
Fino a giovedì, il dominio dell’anticiclone continuerà a far sentire i suoi effetti più opprimenti, in particolare sulla Pianura Padana, dove il mix tra temperature elevate e tassi di umidità in crescita renderà l’aria quasi irrespirabile. Il disagio fisico sarà notevole, con valori percepiti ben superiori a quelli reali, che in molti casi sfioreranno o supereranno i 40°C. In questo contesto afoso e stagnante, potrebbero comunque svilupparsi temporali improvvisi e violenti, scatenati dall’instabilità accumulata: fenomeni brevi ma intensi, con potenziale distruttivo, capaci di colpire in maniera irregolare, soprattutto nelle ore pomeridiane.
Sabato 5 Luglio segnerà però un punto di svolta ancora più netto. Le correnti atlantiche, spinte da un fronte instabile in discesa dal Nord Europa, inizieranno a scalzare l’aria calda, provocando una reazione atmosferica tanto violenta quanto liberatoria. In molte aree della Lombardia, del Piemonte, dell’Emilia e del Triveneto, si prevede un calo repentino delle temperature, anche di 10 gradi nel giro di poche ore. Il respiro dell’Atlantico si farà sentire con forza, portando temporali organizzati, raffiche di vento, grandinate e un generale abbassamento termico che riporterà le massime attorno ai 30°C, livelli più consoni a un’estate mediterranea.
Rischio di fenomeni violenti e al Centro-Sud insisterà il caldo
Non si esclude la possibilità di supercelle temporalesche, cioè strutture meteorologiche particolarmente intense e durature, capaci di generare grandine di grandi dimensioni, vento impetuoso e persino fenomeni tornadici, specie tra il tardo pomeriggio di venerdì e le prime ore di Domenica 6 Luglio. Le zone più a rischio resteranno le pianure settentrionali e le aree ai piedi delle Prealpi.
Nel frattempo, il Centro e il Sud del Paese resteranno ancora sotto l’influenza della bolla subtropicale, con giornate soleggiate e temperature elevate, soprattutto nelle zone interne della Calabria, della Basilicata, della Sicilia e della Puglia, dove si potranno ancora toccare punte di 38°C. Tuttavia, anche in queste regioni, l’attuale stabilità sembra destinata a vacillare: l’ingresso della perturbazione atlantica verso l’inizio della prossima settimana potrebbe portare rovesci violenti, fulmini e calo termico, estendendo il peggioramento anche al resto della Penisola.
Dunque, dopo settimane dominate da un meteo nel segno del caldo estremo e dalla siccità, finalmente si aprono spiragli per una rinfrescata significativa, grazie alla riapertura della cosiddetta “porta atlantica”.
