(METEOGIORNALE.IT) Sarà realmente un tracollo meteo climatico. Nel corso delle ultime ore i modelli matematici hanno rincarato la dose, ciò significa che l’assalto depressionario proveniente dal Nord Europa sarà più incisivo. Crollo delle temperature e temporali, questo il menù che proporrà la settimana entrante
Va detto che il cambiamento è ormai alle porte, sul Nord Italia sta già affluendo aria moderatamente fredda – in quota chiaramente – e lo sbalzo termico sta provocando un netto incremento dell’instabilità atmosferica. Rispetto ai giorni scorsi, comunque segnati da temporali localmente violenti, stavolta ci aspettiamo precipitazioni diffuse.
Precipitazioni che scivoleranno velocemente verso il Tirreno, raggiungendo le aree costiere e propagandosi verso l’interno. Prima nelle regioni Centrali, poi anche al Sud. In questo momento è difficile sbilanciarsi sulla reale intensità dei fenomeni, tuttavia considerando l’enorme gradiente termico è lecito ipotizzare veri e propri nubifragi con tuoni, fulmini, grandine.
Poi entrerà il Maestrale, che spazzerà la Sardegna e si estenderà in direzione Sud. Nel corso della prima metà della prossima settimana continuerà il calo termico, tenete conto che perderemo oltre 10°C, in alcune zone addirittura 15°C. Tant’è che sull’arco alpino, settori di confine, si vedrà la neve a quote decisamente interessanti.
A quanto pare non sarà una toccata e fuga, nel senso che gran parte della settimana sarà caratterizzata da condizioni climatiche certamente gradevoli, certamente più consone alla normalità termica di questo periodo.
A questo punto la domanda è la seguente: sarà crisi estiva o tornerà immediatamente il caldo? In questo momento le ipotesi in campo sono due: quella americana, del modello matematico GFS, e quella europea, del modello matematico ECMWF. La prima vedrebbe una prosecuzione dell’afflusso d’aria umida e mite oceanica, ciò significa che il tempo si manterrebbe in linea con le giuste frequenze di Luglio.
Dovesse prevalere quella europea si avrebbe una rapida ricucitura dello strappo per mano dell’Anticiclone Africano, il che vorrebbe dire ovviamente gran caldo, temperature in crescita esponenziale e si tornerebbe al tipo di tempo registrato per gran parte del mese di Giugno.
Vedremo, al momento siamo propensi a dare maggior credito all’ipotesi meteo climatica europea, modello che al momento si è mostrato più lineare ed affidabile nel prevedere la persistenza della calura sahariana. Poi sì, la speranza è che possa prevalere lo scenario meteo climatico dipinto dal modello americano, così da avere un tipo di tempo più gradevole. Non ci resta che attendere. (METEOGIORNALE.IT)
