Il promontorio nord africano comincia a mostrare qualche segno di cedimento, soprattutto al Nord Italia, dove troviamo i primi forti temporali di calore dopo un lungo periodo di stabilità. Le condizioni meteo risultano a tratti severe, poiché tutta questa calura si trasforma in temporali violenti con grandinate e colpi di vento significativi, ma a quanto pare non basta per godere di temperature più gradevoli.
In effetti, non ci sono perturbazioni organizzate o masse d’aria più fresche provenienti da latitudini settentrionali: questi temporali di calore sono frutto semplicemente dell’eccessiva calura presente nei bassi strati della troposfera, soprattutto al Nord Italia, che geograficamente parlando diventa un vero e proprio contenitore di aria calda e ristagnante. La presenza di qualche piccola crepa in alta quota, del tutto normale dopo diverse settimane di persistenza dell’anticiclone africano sul Mediterraneo, innesca forti turbolenze che costringono l’aria calda a salire verso l’alto e a dar vita a cumulonembi colmi di piogge e grandine.
Persiste l’afa!
Questi fenomeni estremi causano danni e, a quanto pare, nessun beneficio dal punto di vista termico: tuttalpiù si può godere di un paio d’ore di clima più fresco dovuto alle piogge intense, dopodiché ritorna il caldo e soprattutto l’afa fastidiosa e a tratti insopportabile.
Non a caso, avremo a che fare con caldo afoso, umido e stagnante almeno fino alla giornata di domenica. Le temperature saranno molto elevate da nord a sud, ma i livelli più alti di calura e afa fastidiosa li troveremo su Valpadana, Toscana, Lazio, Marche, Abruzzo, Puglia, Campania e Sardegna. Su queste regioni avremo un altissimo indice di calore, ovvero le temperature percepite saranno molto alte, addirittura superiori ai 40 ° su molte città. Ricordiamo che le temperature percepite vengono calcolate interpolando la temperatura effettiva dell’aria e la percentuale di umidità relativa.
Il picco di giovedì 3 luglio
La giornata più calda e più afosa sarà, con alta probabilità, quella di giovedì 3 luglio, quando su gran parte della Val padana e delle coste del centro Italia potremmo percepire temperature superiori ai 40 o 41 ° (mentre quelle effettive si aggireranno tra i 32 e i 38 °).
Un cambio netto del meteo arriverà ad inizio prossima settimana con il ritorno di correnti effettivamente più fresche su tutta l’Italia, che potranno spazzar via il caldo nordafricano. Ma di questo ne riparleremo meglio più avanti.
