Non ci sono molte novità sul fronte meteo. Sole e caldo praticamente incontrastati, senza soluzione di continuità. Eppure ci sono alcune zone dove si potrebbero rischiare dei temporali anche molto violenti. Come mai? Andiamo a scoprire dove e soprattutto perché sussiste questo rischio Nonostante il caldo pesante in arrivo.
La situazione
Una bolla di calore di straordinaria potenza si sta spingendo dal cuore del continente africano, investendo in pieno il bacino del Mediterraneo. Questo contributo subtropicale provocherà un notevole aumento delle temperature, che in montagna si accompagnerà a uno zero termico collocato ben oltre i 5 mila metri! Il picco dell’ondata di calore in quota è in atto, tra Sabato 29 e Domenica 30, con condizioni di tempo stabile, cielo sereno e una marcata afa anche durante le ore notturne.
Lunedì: nuovi occasionali temporali al Nord, ma senza tregua dal caldo
A partire da Lunedì 30 Giugno, si assisterà a un graduale spostamento del centro dell’Anticiclone, che tenderà ad abbassarsi verso sud, interessando in maniera più significativa il Centro-Sud. Questo spostamento aprirà la porta a una maggiore instabilità atmosferica sul settore alpino e prealpino, con i primi temporali pomeridiani che potranno estendersi anche alla Val Padana settentrionale, specie nelle ore tardo-pomeridiane e serali.
Ma non cantiamo vittoria! Questa fase instabile non sarà sufficiente a interrompere la calura, poiché il caldo umido rimarrà ben presente. I contrasti termici, generati dall’incontro tra l’aria molto calda nei bassi strati e infiltrazioni leggermente più fresche in quota, potranno intensificare l’attività temporalesca, favorendo la formazione di fenomeni localmente intensi, accompagnati da grandine e possibili nubifragi. Queste manifestazioni saranno più probabili lungo le zone pedemontane e sulla fascia padana settentrionale: dal fiume Po in giù nessuno si accorgerà di nulla…
Caldo intenso e valori estremi al Centro-Sud
Al contrario, le condizioni meteo nel Centro-Sud non subiranno modifiche significative nei primi giorni di Luglio. Qui l’Anticiclone Africano continuerà a premere sull’acceleratore, accentuando ulteriormente l’effetto della calura. In diverse aree interne delle regioni tirreniche, in particolare in Campania, Toscana, Lazio e Basilicata, la colonnina di mercurio si spingerà fino ai 40°C e oltre.
In queste zone, soprattutto tra Mercoledì 2 e Giovedì 3, il caldo africano raggiungerà l’apice. Le proiezioni indicano valori termici estremi nelle aree urbane lontane dal mare, dove il soleggiamento continuo e la mancanza di ventilazione favoriranno l’accumulo di calore.
Anche il Sud Italia, in particolare la Puglia interna e le zone centrali della Sardegna, vivrà giornate roventi con picchi molto vicini ai 41°C, mentre sul versante adriatico si avvertirà ancora una certa ventilazione da nord, capace di limitare lievemente l’eccessiva calura, senza ovviamente offrire un reale sollievo.
Come mai si formano questi temporali?
L’orografia alpina e pedemontana è molto complessa e basta davvero un minuscolo calo della pressione in quota per favorire lo sviluppo di temporali. Inoltre, le condizioni meteo predisponenti sono caratterizzate da altissime temperature e tanta umidità, ovvero un mix perfetto per la creazione di autentici mostri temporaleschi. Saranno fenomeni locali, nessuna perturbazione arriverà veramente in loco, ma ciò non toglie che dove colpiranno saranno dolori…
